martedì, 17 Giugno , 2025
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Contrordine: i comunisti non mangiano più i bambini!

La presidente del consiglio Giorgia Meloni, in queste ore si è recata in Cina compiendo un’altra delle sue piroette a cui ci ha abituati da quando è dovuta passare dalla propaganda di quanto era all’opposizione alla dura realtà della guida del Paese. Questa volta lo ha fatto contraddicendo -non solo tutte le affermazioni all’epoca del governo Conte- ma quanto fatto da lei stessa solo qualche mese fa, quando agli inizi di dicembre scorso decretò la disdetta dell’accordo in essere con la Cina e denominato “Via della seta“. E così dopo esserne uscita con il petto in fuori, su quella via è poi frettolosamente rientrata da qualche casello successivo. Non solo, ma portando con se la sua bimba, ha fatto giustizia plasticamente persino di un luogo comune sui trinariciuti comunisti, tanto in voga nel suo ambiente di provenienza: i comunisti non mangiano più i bambini! Contrordine, dunque. Anche per il povero Adolfo D’Urso, suo compagno di partito e ministro che solo qualche tempo fa definiva la Cina “un avversario sistemico per l’Italia”, perchè essa-secondo il nostro- “ha una postura aggressiva nei confronti dell’Occidente che si evidenzia nella visione imperialista della leadership di Xi Jinping”. Qua o negli ultimi mesi c’è stata una rivoluzione buonista in Cina …..oppure lo Xiping con cui si è incontrata ora Meloni, tutta sorridente, è solo un omonimo di quello cattivo che criticavano prima! Dunque alla fine si è tornati a quel memorandum firmato dall’odiato Conte, dimostrando la lungimiranza dell’allora governo, così come la devono pensare le 115 aziende ed associazioni imprenditoriali italiane che hanno partecipato alla tavola rotonda di Pechino, organizzata da Confindustria e Camera di commercio italiana in Cina e in cui ha preso la parola la stessa Meloni. Lo si chiamerà in altro modo ma la sostanza è che oggi Meloni chiede alla Cina di darci una mano. Gli interessi del Paese che fanno tabula rasa della propaganda.

Vito Bubbico
Vito Bubbico
Iscritto all'albo dei giornalisti della Basilicata.
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