Rivalutazioni a parte del deficit della sanità di Basilicata, con perdite da rivedere da 41 milioni a 33 (per i credenti è il numero della via Crucis) e che il Ministero dell’economia e finanze dovrebbe certificare nei prossimi giorni, per la nostra regione restano tutti i limiti di un modello gestionale centralizzato, che ha alimentato perplessità, critiche,deficit e migrazione sanitaria. Un modello che continua a mostrare limiti e disfunzioni, ribattezzato da più parti come il ‘Pozzo di San Patrizio della Sanità lucana”. E le conseguenze, aldilà della buona volontà dell’assessore Cosimo Latronico, sono sotto gli occhi di tutti. Serve fare un passo indietro, dopo i guasti del passato e cronicizzati nel presente, per restituire autonomia decisionale alle Aziende sanitarie locali in relazione al loro bacino di utenza e di prossimità, che è diverso nelle province di Matera, soprattutto, e di Potenza. Il nodo è qui, aldilà della revisione del piano sanitario da portare avanti con l’Università cattolica nei mesi a venire. L’audizione dell’assessore Cosimo Latronico in commissione regionale, che ha ribadito quanto ampiamente reso noto in comunicati e conferenze stampa, non può prescindere dal ”rivedere”, ma in concreto, un modello gestionale superato- attivato, va ricordato, da altre amministrazioni- e tenuto in piedi finora. Le inversioni di rotta vanno affrontate con volontà e buon senso, altrimenti il deficit della nostra sanità- sia pur ridotto con tanti aggiustamenti in corso d’opera- continuerà sempre a essere tinto di rosso.
IL COMUNICATO STAMPA
I conti della sanità in Basilicata: audizione dell’assessore Latronico
L’assessore alla Salute, Politiche per la Persona e PNRR, Cosimo Latronico, è stato ieri audito in Prima, Terza e Quarta Commissione consiliare per illustrare lo stato dei conti della sanità lucana e le principali linee d’intervento messe in campo dalla Giunta regionale. All’audizione ha partecipato anche il Direttore Generale della Direzione Generale della Salute e Politiche della Persona, Domenico Tripaldi. “Abbiamo rappresentato in Commissione – ha dichiarato Latronico – il significativo miglioramento della situazione finanziaria del sistema sanitario regionale. Al 31 dicembre 2024, il disavanzo si attestava a circa 50 milioni di euro, ma grazie a una serie di rivalutazioni e all’utilizzo di risorse derivanti dal payback farmaceutico e da stanziamenti statali, siamo riusciti a ridurlo a 41 milioni, interamente coperti nella bozza di bilancio approvata dalla Giunta.”
La previsione è di un ulteriore miglioramento, con una perdita ridotta a circa 33 milioni di euro, che dovrà essere certificata dal MEF sulla base dei bilanci consuntivi che le Aziende sanitarie approveranno entro il prossimo 30 aprile. “Questa condizione – ha evidenziato l’Assessore – ci consente di evitare il rischio di commissariamento da parte del Ministero dell’Economia”. Tra le azioni strutturali più rilevanti, l’assessore ha sottolineato l’impegno nella razionalizzazione della spesa farmaceutica, che oggi vale complessivamente oltre 250 milioni di euro. “Abbiamo già avviato una collaborazione con la Regione Piemonte per usufruire di condizioni d’acquisto più favorevoli su alcuni farmaci – ha spiegato Latronico – e stiamo lavorando a gare più mirate e all’implementazione di un magazzino unico regionale, per ottimizzare la logistica e ottenere ulteriori risparmi”.
Sul fronte della mobilità sanitaria passiva, si registra un lieve miglioramento del saldo, passato da 83 a 81 milioni di euro nel 2024. “Stiamo concentrando le nostre azioni sulla mobilità verso la Puglia, che assorbe il 50% del totale. È in fase di definizione un accordo di confine che ci consentirà di governare meglio i flussi e avviare un confronto economico diretto sulle prestazioni.” In tale direzione, è stato sottoscritto un piano di confine con la Regione Puglia. Importanti anche le novità in tema di personale del comparto sanitario: “abbiamo avviato un piano di reclutamento che prevede 1.400 nuove assunzioni tra medici, infermieri e personale amministrativo in tutte le aziende sanitarie regionali. Questo rafforzamento è cruciale per rispondere ai bisogni sanitari della popolazione e per ridurre i tempi delle liste d’attesa”.
Un altro fronte strategico è quello della digitalizzazione della governance sanitaria, con un progetto da 3 milioni di euro finanziato con delibera n. 659 del 4 novembre 2024, che prevede lo sviluppo di un sistema informatico avanzato per il monitoraggio finanziario, gestionale e sanitario delle aziende regionali.
Latronico ha infine annunciato l’avvio dei lavori per la redazione del nuovo Piano Sanitario Regionale, in collaborazione con l’Università Cattolica. “Dopo dodici anni, ci doteremo di uno strumento aggiornato di pianificazione sanitaria, basato su obiettivi concreti e condivisi, per governare i fabbisogni in maniera puntuale ed efficace.” Il supporto tecnico per la redazione del Piano sarà garantito da EY e dall’Università Cattolica.
Nel corso dell’audizione sono stati illustrati anche i grandi investimenti infrastrutturali in sanità: oltre 180 milioni di euro per l’ammodernamento degli ospedali, 40 milioni per le grandi apparecchiature e 40 milioni per la telemedicina, a cui si aggiungono 24 milioni per il finanziamento dei Piani Sociali di Zona dei 9 Ambiti Territoriali.
Inoltre, sono stati stanziati 40 milioni di euro per il rafforzamento delle reti territoriali, con particolare attenzione ai Centri Operativi Territoriali (COT), alle Case della Comunità e agli Ospedali di Comunità. Un investimento strategico – ha sottolineato Latronico – che mira a rafforzare l’assistenza di prossimità, migliorando l’accessibilità ai servizi e la presa in carico integrata del paziente, soprattutto nelle aree interne.
“Con oltre 300 milioni di euro in investimenti e il potenziamento del personale – ha concluso Latronico – vogliamo costruire un sistema sanitario moderno, equo e vicino ai cittadini, sia sul territorio che negli ospedali”.
