lunedì, 14 Luglio , 2025
HomePoliticaCifarelli: "non ho capito cosa ha proposto Nicoletti". Ancora nel PD? Forse!

Cifarelli: “non ho capito cosa ha proposto Nicoletti”. Ancora nel PD? Forse!

E’ un Roberto Cifarelli, comprensibilmente, provato quello che ha voluto emblematicamente chiudere la parabola di questa campagna elettorale esattamente nel luogo in cui era partita: l’affaccio sui Sassi di Piazzetta Pascoli. Di fronte ad una nutrita presenza di sostenitori ha svolto quello che è sembrato essere un atto dovuto per ringraziare tutti coloro che lo hanno accompagnato in questa avventura finita non esattamente come era stata immaginata. Anzi, con un epilogo particolarmente rognoso da gestire -anche per uno navigato come lui- e che lo carica di una responsabilità inedita. Infatti, come ha riepilogato, ci sono due decisioni da rispettare: quella “del 26 maggio, quando gli elettori hanno chiesto di essere amministrati da una maggioranza della nostra coalizione” e quella di  “quando il 9 giugno hanno detto ad Antonio Nicoletti tu sei il nostro sindaco. Noi dobbiamo rispettare entrambe le ragioni e la stessa cosa deve fare Nicoletti e la stessa cosa deve fare la sua coalizione perché altrimenti sarebbe un tradimento rispetto alla volontà degli elettori. Guardate, queste due verità vanno tenute entrambe in considerazione.” Ed è proprio per questa doppia responsabilità che gli elettori hanno affidato al Sindaco e alla coalizione di Cifarelli in quanto maggioranza che questa sera ci si aspettava una parola chiara. Una soluzione. Che però non c’è stata. Tattica? Timore di un venir meno di una compattezza dei 18 eletti a fronte di avance da campagna acquisti? Aspettare di vedere bene le carte per decidere le proprie mosse? Ci è sembrato esserci un poco di tutto nelle sue parole. Infatti, a fronte del comunicato che la coalizione di centro destra ha diffuso in merito nel pomeriggio, Cifarelli ha ammesso:”Devo dire in tutta sincerità  che non ho capito bene cosa ha proposto Nicoletti,  immagino ci chiamerà e ce lo vorrà far capire. Ho letto il comunicato stampa che ha fatto il centrodestra qualche ora fa e in merito ho dichiarato insoddisfazione. Non si tratta di allargare un campo dei perdenti, si tratta di trovare il giusto punto di equilibrio, consenso e responsabilità tra chi ha la maggioranza in consiglio regionale (con un evidente lapsus, invece che comunale) e il sindaco che è stato eletto dai cittadini. Non si tratta di prendere pezzi di qua e spostarli di là. In nome di che cosa parte questa campagna acquisti? Ecco perché ho dichiarato all’ANSA: fermatevi, fateci capire esattamente cosa volete fare, perché se partite in questo modo partite col piede sbagliato e i cittadini non lo capirebbero. E sarebbe immorale.” Appare evidente quindi la volontà di tenere legato un qualsiasi esito ad un accordo che tenga dentro in blocco tutti e 18 i propri consiglieri, facendo appello alla “intelligenza di Nicoletti“, avvertendolo che: “Gli inciuci non sarebbero compresi né con noi, o con parti di noi, e neanche con chi si è professato progressista. Sarebbe contro natura una cosa del genere.”  Parole che lasciano trasparire la evidente preoccupazione che davvero tutto possa accadere e si prova in qualche modo a mettere le mani avanti. Vedremo, quindi nei prossimi giorni in che direzione si muoverà questa particolare consiliatura della Città dei Sassi.

Come dicevamo, a parte questo punto centrale di attualità, l’intervento di Cifarelli è servito a rivendicare la validità del percorso di questa sua incompresa avventura elettorale  (“Mi dispiace che non sia stato compreso fino in fondo il nostro progetto“), in quanto ritenuto un “progetto innovativo”, addirittura di caratura “nazionale”,  agganciandosi a Bersani che in TV avrebbe “fatto un appello anche alle forze liberali del Paese” per costruire una alternativa al centro destra. “Noi qui a Matera -ha rivendicato- abbiamo anticipato sostanzialmente quel progetto e io ne sono fiero perché continueremo a lavorare in quella direzione”.  Ma quale sarà la collocazione futura di Cifarelli. Nel PD o fuori dal PD? Anche qui, nessuna certezza. “Sono effettivamente in un momento di riflessione sul piano personale, -ha detto- sul senso del mio impegno di tutti questi lunghi anni. Io ho militato in un partito con tutta la sua evoluzione ma oggi mi domando che senso ha far parte di un partito che ti vuole male, che senso ha far parte di un partito che non sceglie e che se sceglie sceglie sotto banco di altri, che senso ha di appoggiare la destra? Questa è una riflessione che io continuerò a fare nei prossimi giorni perché il mio impegno politico continuerà con la stessa abnegazione con cui ho fatto politica in tutti questi anni. Ma ovviamente lo farò con una maturità diversa e se dovessi guardare a quello che sta accadendo sempre nel mio partito a valle delle elezioni di Matera capisco che c’è qualcuno che si sta organizzando per spolpare le spoglie del partito democratico e io questo non lo consentirò né se rimango nel partito democratico né se dovessi andare fuori. ” Insomma, tanta delusione che lascia trasparire tanta amarezza che lo spinge a rinnovare tutte le critiche nei confronti degli altri candidati sindaci che non avrebbero acconsentito a sostenerlo. Amarezza e delusione che evidentemente non concedono il minimo spazio ad una riflessione critica e alla valutazione di possibili errori compiuti sia nel percorso di gestazione del progetto che nella gestione della campagna elettorale.  Ma forse ci sarà anche il tempo per questo. Ammesso che si abbia interesse a volerlo fare. Mentre ce ne dovrebbe essere in ragione di un percorso che -in qualsiasi forma avverrà- si manifesta di voler proseguire. A seguire il video integrale dell’intervento:

 

 

 

” 

Vito Bubbico
Vito Bubbico
Iscritto all'albo dei giornalisti della Basilicata.
RELATED ARTICLES

Rispondi

I più letti