giovedì, 24 Aprile , 2025
HomePoliticaChi vince? Adduce o De Ruggieri? Ci penserà Sant'Antonio...

Chi vince? Adduce o De Ruggieri? Ci penserà Sant’Antonio…

Che senti?…Vince Adduce o De Ruggieri?…ma se domenica la percentuale dei votanti si dovesse fisiologicamente abbassare chi se ne avvantaggia?

Sono le domande ricorrenti che si affollano alla vigilia del ballottaggio per la elezione del candidato sindaco di  Matera, a conclusione di una settimana particolarmente calda per via delle polemiche su presunti conflitti di interesse o di incompatibilità (vedi la Fondazione Zetema), inviti nel nulla a sfidarsi sul piazzale del Castello, diffusione dei files delle rispettive dichiarazioni dei redditi e scambi di accuse sulle rispettive ”inconcludenze” programmatiche, annunci e  precisazioni a metà (l’assessorato alla trasparenza da affidare al magistrato Silvana Arbia) che alla fine hanno finito con lo stancare l’elettorato.

Le scintille non sono mancate, dopo il comizio da tutto esaurito con le puntuali argomentate stilettate dell’avvocato Emilio Nicola Buccico e gli ultimi appelli di Salvatore Adduce con il sostegno del presidente della giunta regionale Marcello Pittella e di Raffaele De Ruggieri.

comizio-buccico-12-700x525

Matera ha bisogno di coesione, concretezza, affidabilità, chiarezza e di decidere in maniera autonoma. Qualcuno andrà al mare e tornerà in serata per votare, il come è lasciato alla libera coscienza (laddove c’è) o all’appartenenza di schieramento in coerenza con il primo turno, con la novità delle quattro liste collegate di Angelo Tortorelli che supporteranno Raffaele De Ruggieri e di un’altra  -come annunciato dal segretario provinciale del Centro Democratico Pasquale Stella Brienza a sostegno di Salvatore Adduce.

Quest’ultimo, sindaco uscente ha ottenuto 14.458 voti pari al 40.13 per cento rispetto al 47 delle liste e Raffaele De Ruggieri (12.970 voti pari al 36 per cento rispetto al 35,55 delle liste) , ”apparentatosi ” con Angelo Tortorelli (Osiamo per Matera e altre civiche) con 4.677 voti pari al 12,98 per cento rispetto al 12,07 delle liste.

La matematica non definisce e lascia aperte le porte ai suffragi dell’ultima ora o ai ”richiami della foresta” di quanti hanno il cuore da una parte, il cervello o il risentimento dall’altra. Accanto ai ”blocchi”, all’apparenza monolitici, sembrano essere alla finestra  L’altra Matera di Franco Vespe, Noi Con Salvini di Antonio Cappiello e Movimento cinque stelle di Antonio Materdomini che mettono insieme un 10 per cento di elettorato ”reale”.

Già perchè le elezioni per le comunali 2015 hanno evidenziato ancora una volta come sia fondamentale e affidabile il ”porta a porta”, il guardarsi negli occhi, stringersi la mano, insistere o cercare il consenso leale o ricordare ”debiti di riconoscenza”, con una verifica sul campo sezione per sezione. Fallimentare o quasi l’uso dei socialforum nell’intercettare consensi, tanto da alimentare polemiche, botte e risposte, che per  raggiungere l’elettorato reale -quello che ti giudica con il voto- hanno dovuto trasporre periodicamente la materia su un tradizionale ma efficace comunicato stampa.

Il risultato è che la ”vis polemica” paga poco o nulla non porta voti, anzi. La gente vuol sentire parlare di progetti concreti in tema di lavoro e di servizi e con quale macchina amministrativa,purtroppo sottodimensionata e obsoleta, realizzarli. Sarebbe bastato guardare a strumenti come la deroga sulle assunzioni come fatto dal Comune di Milano per Expo 2015 per dare una ”parziale” risposta.

Le iniziative per illustrare i programmi, comunque, ci sono state da parte di tutti gli schieramenti e in varie forme e momenti, ma nell’ultima fase della campagna elettorale hanno prevalso le polemiche. Logica delle cose…Non c’è stato tempo, poco? Forse ci si è fatti prendere da una mano fin troppo ‘a-social’ di sfrugugliare a tutti i costi sui conflitti di interesse altrui, sulle cose non fatte, da fare . Sullo sfondo la questione morale, il senso di responsabilità e rispetto per la città.

Agli elettori nel ”reale” voto dell’urna la scelta di continuità, di alternanza o di complicarsi la vita.

La speranza è nei giovani e  in campagna elettorale ne abbiamo visti tanti, che possono portare a un nuovo modo di fare e di diventare classe dirigente.

Il candidato sindaco Salvatore Adduce ne ha scelti quattro, la metà della futura giunta qualora dovesse farcela. Sono Andrea Santantonio, 35 anni, animatore culturale della città con esperienze teatrali in diverse parti d’Italia che guiderà il settore Cultura, Annalisa Casamia, 30 anni, avvocato, con delega al patrimonio, Nicoletta Bruno, 26 anni, dottoranda di ricerca in Scienze dell’Antichità a Bari, alle politiche sociali e Rosa Nicoletti, architetto e urbanista, con deleghe all’urbanistica. Voglia di lavorare per la città e con entusiasmo tanta.

DSC_0040

Un segnale per altri giovani e magari per l’affiancamento negli assessorati, evitando si sottrarre preziose risorse umane alla risicata pianta organica comunale.

Vedremo anche cosa farà l’altro candidato su questi temi. Nel frattempo sabato e domenica di incontri, solleciti, telefonate, sms, mms e visite canoniche anche in chiesa.

Il 13 giugno è la festa di Sant’Antonio e al quartiere Lanera, dove è l’omonima chiesa, è festa.

E’ l’occasione ancora una volta per incitare al ”Vota Antonio” in attesa della possibile riconferma di  Salvatore Adduce o dall’ascesa in via Aldo Moro dell’arcangelo ”Raffaello” Raffaele De Ruggieri.

Lunedì notte il ”voto” sarà sciolto e le campane intoneranno i rintocchi di circostanza…

RELATED ARTICLES

Rispondi

I più letti