L’edificio della ex Media ‘’Alessandro Volta’’ di via Lucana a Matera è un monumento, uno dei tanti, alle opere incompiute. Dovrebbe completare l’anello degli spazi espositivi e non solo del Museo archeologico ‘’ Domenico Ridola’’ ma quel progetto resta sulla carta. Intese, protocolli tra Ministero dei Beni culturali e la passata Amministrazione comunale, guidata dall’ex sindaco Domenico Bennardi, ma finora nulla. Ingressi e finestre sbarrati dopo l’esperienza espositiva dell’anno da Capitale europea della cultura. A ricordare quell’immobile dimenticato è Antonio Serravezza che ha tirato fuori tutta una serie di considerazioni da fare quadrare, ma che che continuano a ignorare l’assenza in politica di senso pratico, programmazione e cultura di impresa. Ne abbiamo già parlato in passato quando l’ex sindaco aveva proposto di utilizzare quegli spazi come alloggi per gli studenti, per la penuria di immobili da affittare ( il mercato turistico incide e non poco) e per il cantiere del Campus universitario sbloccato nel dicembre scorso. Serravezza spende due parole, dietro a una cortina di fumo nel quale si celerebbero gli opportunisti di sempre- senza far nome o indicare categorie- che stanno creando dei ‘’recinti per far affluire all’interno individui che mirano ad ottenere un profitto per loro stessi e per gli amici’’. E’ così per ogni campagna elettorale, che va finanziata creando aspettative, interessi su questo o quel progetto. Chissà la stessa media ‘’A. Volta’’ o per un’area da riqualificare… La campagna del mattone non conosce crisi, anche quando Matera- come da dati ufficiali Istat- perde da un triennio 200-300 abitanti l’anno. E allora? Vota Antonioooo…
LE RIFLESSIONI DI SERRAVEZZA
Nella vita quotidiana della nostra città ci sono sempre distrazioni e momenti in cui ci ricordiamo di quello che si era deciso di intraprendere per migliorarla. Sono tanti i progetti continuamente dimenticati e ripresi per un certo avvenimento. Forse ci siamo talmente abituati che anche quando ci passiamo davanti ad un immobile o cantiere abbandonati non ci facciamo più caso, ormai fanno parte della nostra quotidianità. Perché ci siamo abituati troppo alle politiche dei nostri amministratori che, ricordiamoci, li eleggiamo noi per gestire e migliorare la vita della comunità. Ma cosa dobbiamo aspettarci per il futuro? Forse ci vuole un governo alla Trump per riuscire a far brillare d’oro Matera? Dalle prime avvisaglie ho l’impressione che ancora non sia maturata quella mentalità di ‘sfruttare’ la miniera d’oro della capitale europea della cultura e far stare bene tutti i materani. Si stanno creando dei recinti per far affluire all’interno individui che mirano ad ottenere un profitto per loro stessi e per gli amici. Basta, abbattiamo gli steccati e venga avanti chi possa creare una squadra che debba lavorare e far crescere tutta la città senza trascurare nessuno e nulla senza perdite di tempo perché come sappiamo il troppo tempo stanca e fa dimenticare. Dinamismo e concretezza per un futuro migliore e moderno.
