Naturalmente ci scherziamo sù senza farci travolgere dal tourbillon di quel che sarà, in attesa della ufficialità della conclusione della verifica o crisi nella maggioranza, dopo una lunga sequenza di confronti, trattative tra le parti. Comunque quasi ci siamo con il varo della nuova giunta e con il nodo della presidenza del consiglio che lascerebbe spazio a una staffetta, nell’ultimo biennio e passa di mandato, tra Movimento cinque stelle e Campo democratico. E così ,salvo voler a ”buttare il gioco a terra” , come si dice in dialetto, al posto di Antonio Materdomini, presidente in carica e in predicato per un ruolo assessorile, gli subentrerebbe il capogruppo consiliare pentastellato Francesco Salvatore e più avanti nel 2024 Maria Cristina Visaggi di Campo democratico. Ne sapremo di più nel consiglio comunale di lunedi 15 maggio, con un punto all’ordine del giorno che indica la elezione del presidente e dei due vice. E, auspici a parte, per la coalizione e per la città, per quella data dovrebbe venir fuori la nuova giunta. Fine settimana importante da febbre del sabato sera, ricordando il noto film ” Sathurday night fever” con John Travolta e Olivia Newton John, tra partiti, movimenti e singoli consiglieri in lista di attesa, per la formazione del nuovo esecutivo, con ripartizione del numero degli assessori e relative deleghe. E qui serviranno bilancia elettronica al netto compensativo degli equilibri, per evitare che le deleghe più importanti finiscano da una sola parte e per non creare le premesse per future fibrillazioni. Ma sarà soprattutto importante lavorare su professionalità, esperienze e competenze, che consentirebbero- con tanto buon senso- di affrontare in concreto problemi e priorità che sono ancora sul tappeto o in cantiere, se preferite. Ai lavori pubblici , per esempio, logica vuole che ci vada un tecnico e non un formattatore digitale e che al turismo, competenze della quale la città ha bisogno, quantomeno qualcuno che abbia maturato esperienza documentata nel settore. Ma le compensazioni della politica, come accaduto in passato, rispondono ad altre logiche. E la febbre del sabato sera impone che si entri in pista freschi, riposati e con le idee chiare. Se non accadesse le fibrillazioni riprenderebbero alla prima occasione e, magari, non appena si alzerà forte il vento delle elezioni regionali, sulle quali – aldilà di singoli posizionamenti e riposizionamenti- si sa poco o nulla. Servono, del resto, indicazioni nazionali tra alleanze, continuità o limiti di mandato, per muovere aspirazioni e candidature. E qui ci sta una precisazione limitata al Palazzo Municipale. Ci hanno chiesto da più parti se della giunta Bernardi ter entrerà a far parte l’ex consigliere di minoranza Francesco Lisurici, l’operatore economico eletto nelle liste della Lega e poi passato in Cambiamo. Lisurici ha più volte ribadito di voler dare ”solo” un contributo alla soluzione dei problemi della città, facendo riferimento alla ”Carta per Matera”. Un ruolo autonomo, propositivo, senza deleghe, ma di presenza continua nella vita dell’Amministrazione e della maggioranza che la guida.
