domenica, 26 Gennaio , 2025
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Bennardi non è solo, sala stracolma al bilancio dei suoi 4 anni! Grande assente: l’autocritica!

Domenico Bennardi e i suoi compagni di viaggio della esperienza amministrativa durata quattro anni, non sono soli. Se ne facciano una ragione chi li vorrebbe definitivamente messi a tappeto e senza seguito. Godono di un evidente nutrito e convinto sostegno di cittadini che sono accorsi in massa nel salone dell’Hotel San Domenico al Piano,  gremito nei posti a sedere e con tantissimi in piedi, ad ascoltare il bilancio di quattro anni di amministrazione. E l’esplicito proposito di ripartire proprio da quanto fatto, da quanto lasciato incompiuto e da ciò che si immaginava di mettere ancora in campo sino alla fine della consiliatura, poi prematuramente interrotta. Si è registrato un unica sola grande assente: signora autocritica! Che non si è affacciata in sala nemmeno per un attimo, sino alla fine. Infatti, con gli interventi di Bennardi, Carlucci, Materdomini e Salvatore, le slide, un video e un opuscolo si è dato inizio ad una sacrosanta e legittima opera di fissaggio nella memoria collettiva dei risultati dell’azione amministrativa per evitare che siano surclassati dalla narrazione avversa che parla di una esperienza del tutto inconcludente, addirittura la peggiore amministrazione mai avuta dalla Città dei Sassi. Giudizio quest’ultimo sicuramente esagerato ed ingeneroso, così come esagerata è stata l’enfasi di coloro che impegnati a farla cadere a tutti i costi hanno attribuito alla città una ansia di “liberazione“, in verità mai percepita in qualsiasi modalità. In realtà la percezione dell’amministrazione Bennardi da parte della città è molto più vicina ad una faticosa ordinarietà -non molto dissimile dalle precedenti- sicuramente non all’altezza delle aspettative alimentate (guai a dimenticare che chi votò per l’amministrazione Bennardi lo fece perchè tutti gli altri apparivano peggiori). Ed infatti, il bilancio snocciolato questa sera, è stato sostanzialmente il racconto di una ordinarietà gestita -viene rivendicato- in modo migliore rispetto al passato (verde pubblico, illuminazione, sistemazioni stradali, arredo urbano…..), una buona cura delle pratiche ereditate (Parco Piazza della Visitazione, Teatro Duni, Scuola Bramante…) e cose strategiche proprie, poche e talune in incubazione. Perfino l’elenco di quello che nella slide che vedete qui sotto e catalogato come “Visioni ed appuntamenti per il futuro“, racconta -infatti- del permanere di una difficoltà ad indicare un orizzonte alto, strategico, verso cui indirizzare il governo futuro della già Capitale europea della cultura. E questo è un punto sicuramente da dimostrare di saper colmare.

C’è da tenere conto che, al di là della narrazione su quanto fatto si riuscirà a recuperare nei prossimi mesi, conterà di più quanto già sedimentato nella città in una condizione di colpevole totale assenza di una presenza politica a latere degli amministratori, che la effettuasse giorno per giorno nei quartieri, tra la gente. Specie se ora, come si è detto nell’iniziativa, si vorrebbe proprio “ripartire con” quei cittadini il cui apporto non è stato ritenuto prioritario istituzionalizzare con la formalizzazione dei “comitati di quartiere“. Una mancanza non da poco. Che non vi sia stata grande autocritica su quanto accaduto (anche per la anticipata caduta dell’amministrazione) ha avuto la sua dimostrazione plastica nella presenza al tavolo, addirittura nel ruolo di “regista” della serata, proprio quell’assessore la cui nomina ha determinato la perdita della maggioranza numerica in consiglio. Ma è chiaro o no che se non avesse preteso quel ruolo l’amministrazione Bennardi sarebbe ora ancora in sella? Sembrerebbe di no. Infine, per chi osservava, si è poco compreso il senso di fare un bilancio senza il simbolo del M5S, scelta giusta se al tavolo ci fossero stati anche gli assessori degli altri partiti. Invece erano solo del M5S. Ma Bennardi, gli assessori e i consiglieri uscenti si ricandideranno? Questione prematura è stato detto.

Vito Bubbico
Vito Bubbico
Iscritto all'albo dei giornalisti della Basilicata.
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