Giovanni Angelino ha ” Matera (e provincia) nel Cuore” in tutti i sensi ed è rimasto l’unico che continua a insistere per una candidatura di un materano alla presidenza per le elezioni regionali 2024. E insiste per la opportunità di farlo, per uscire dai soliti giochi di cabine di regia romane (purtroppo) o di ”sagrestie” di poche confraternite che continuano a non ascoltare territori, che a certe logiche non ci stanno e vogliono dire la propria, soprattutto dove la logica dei numeri, dell’arroganza e della presunzione di pochi viene prima di tutto.Parte in quarta sul perchè non si punta su una candidatura materana dopo le remote candidature della Prima Repubblica nel 1985 di Gaetano Michetti e… nel 2000 di Filippo Bubbico.
E tira fuori una rosa di nomi sui quali scommettere, ma è pronto a confrontarsi con quanti vogliono impegnarsi per una candidatura materana. Vorrebbe che si facciano avanti i 31 sindaci del Materano che ”stranamente” restano in silenzio. Perchè? E allora avanti con la prima designazione che pesca nel centrosinistra, ma Angelino è per una candidatura materana a prescindere, e ribadisce che voterà solo candidati materani. Anche se da quello che si legge e si dice in giro i giochi sembrano essere fatti, tra tanti silenzi e assensi di quanti rappresentano Matera dentro e fuori il consiglio regionale. E l’indicazione prioritaria è su Piero Marrese, presidente della Provincia, presidente dell’Upi e sindaco di Montalbano Jonico.” Perchè Marrese e un candidato materano ?- commenta Angelino-perchè bisogna finira con questa classe politica che continua ad affossare la Basilicata, facendo poco o nulla, e lo vediamo con l’emigrazione dei giovani, il taglio dei servizi e la Sanità materana ne è un desolante esempio, ci ha proposto candidati presidenti negli schieramenti maggiori come Bardi e Trerotola. E i disastri sono tutti gli occhi di tutti lucani. Ci vuole una persona che dal giorno dopo, dall’insediamento, sappia dove mettere le mani. Marrese ha dimostrato finora di essere persona capace, stimato dai sindaci e dall’intera Basilicata e sui problemi ci sta tutti i giorni. Non c’è candidatura migliore. Servono capacità amministrative, visione politica. Le alternative sono Salvatore Adduce, Vincenzo Santochirico .
Io voterò solo un candidato materano, come tutti sanno. Non voterò potentini . Non ho nulla contro Vito Bardi, napoletano, o Angelo Chiorazzo, che sono indicati alla guida delle coalizioni di centrodestra e di centrosinistra, salvo cambiamenti dell’ultima ora. Noi siamo per una candidatura materana e autorevole. Lo ribadirò nell’incontro sulla sanità convocato il 24 novembre all’Hotel San Domenico. Non possiamo negare il diritto alla cura, come si sta continuando a fare depotenziando l’Ospedale Madonna delle Grazie, ai cittadini di materani che non possono farlo nemmeno al ”Miulli’ di Acquaviva delle Fonti ( Bari) a causa dello sforamento del budget annuale per le utenze extraregionali. Tutto questo,ed è evidente, mentre assistiamo ai periodici annunci dell’assessore regionale alla Sanità Francesco Fanelli di investimenti per attività specialistiche,attrezzature e assunzioni di personale all’Ospedale San Carlo di Potenza,”cuore” dell’Azienda ospedaliera regionale. Non ci prendiamo in giro, negando l’evidenza che a Matera ma anche a Policoro, e in altri centri del Materano, si continuano a tagliare i servizi.
Dove si deve curare la gente? Non di certo al San Carlo, troppo distante e poco conveniente per vari motivi per quanti vivono a Matera e Provincia, che hanno ospedali in cui potersi curare.E’ un paradosso, ma si fa finta di non vedere e sentire. A Potenza, non ho nulla contro i cittadini, ma mi riferisco alla classe politica e burocratica che amministra la Regione,che continuano nel disegno di accentramento di risorse, funzioni e servizi, anche con il silenzio- a volte- di quanti hanno rappresentato e rappresentano il nostro territorio. Stanno spremendo il limone sanità, ma alla fine non resteranno nè buccia e nè semi… Ai politici del Materano, e del centrosinistra in particolare, dico di svegliarsi altrimenti sarà una sconfitta per tutti”. E qui lo scossone va ai 31 sindaci del Materano : da Matera a Policoro, Ferrandina, Pisticci, Tricarico, Colobraro, Miglionico, Bernalda , Montescaglioso fino a Cirigliano, Calciano, Oliveto, San Mauro forte
“E’ strano – riprende Angelino- che i sindaci del Materano, di diversa appartenenza politica, stiano in silenzio, anche perchè s hanno votato per Marrese per la sua riconferma alla Provincia, quasi in maniera plebiscitaria, non si capisce perchè nessuno si sia pronunciato per sostenere una candidatura valida e credibile.Forse non hanno coraggio di mettersi contro un sistema di potere ? Cosa diranno alle loro comunità di fronte alle mancate risposte a problemi , come sanità, servizi, infrastrutture, emigrazione dei giovani, che stanno limitando fortemente le condizioni di vita dei centri piccoli e grandi. E non basta, certamente, il contentino degli sconti sul gas o sull’acqua come si dice, per acquisire consensi. Qui serve concretezza. Dico che – aggiunge il rappresentante di Matera nel cuore. per la candidatura di un presidente materano non è ancora tutto perso. Ce la possiamo ancora fare , dipende dai sindaci farsi avanti ed esprimersi per un candidato materano e se il centrosinistra, che dovrebbe giocarsi questa carta, può vincere senz’altro. Altrimenti sarà sconfitta certa.
Ma se dovesse essere un candidato di centrodestra materano- dice Angelino- per me dovrebbe essere Piergiorgio Quarto è uguale. Non sono tifoso di nessuno. Sono tifoso di Matera e dei materani, Destra, Centro o Sinistra per me è uguale. Piergiorgio Quarto è persona perbene, stimabile, un grande lavoratore, che viene dal mondo agricolo, che sa cosa significa alzarsi al mattino e lavorare, per produrre ricchezza per sè e per gli altri” . Un candidato materano, comunque, fuori dalle cabine di regia, sagrestie, caminetti e piazzole di sosta della politica di potere per il potere…anche senza programmi, naturalmente.
I politici/burocrati potentini occupano il potere anche senza programmi? E’ una ingenuità pensarlo. I programmi e gli obiettivi sono scritti nero su bianco da 50 anni e si stanno concretizzando tutti; il potere potentino è come la goccia che -senza fretta- riesce a scavare la dura roccia, figuriamoci se delle rocce calcaree possono fermarlo!