giovedì, 3 Ottobre , 2024
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Il cece di Gusta Mimmo…come il ”rosso” di Matera

E’ l’ultima creazione di quel simpaticone, buongustaio di Mimmo Montemurro, che ne ha preparata un’altra per tutti i palati della cucina della tradizione. E del resto sullo scaffale del Superemme c’è solo l’imbarazzo della scelta : dalle rape soffritte alle “Le lenticchie di Zizì,I ceci neri della Comare, le cicorie del Compare,la zuppa del Tramontano, Fave Mozzicate e le note Cicerchie alla materana, Fagioli lessati, della Priora fino a ”La Crapiata” il capostipite delle prelibatezze della cucina contadina. Stavolta è il ”cece rosso di Matera” (nel barattolo di vetro il legume scarlatto, sale e acqua di cottura e da gustare con olio extravergine di oliva) si lega alla figura di un altro materano, Vincenzo Montemurro, che si vantava di essere l’unico rosso della Città dei Sassi.

” Si – ricorda Mimmo- aveva i capelli rossi e si vantava di essere l’unico ‘rosso’ della nostra città . Ci scherzavamo sù. Ma lui insisteva indicando la sua chioma. Vincenzo era persona alla mano e un grande lavoratore. E’ stato per tanto tempo agente di commercio soprattuto nel settore dei liquori. Cominciò con il vermouth della Riccadonna, per passare alla sambuca Molinari e poi whisky d’annata come il Chivas. Abbiamo voluto ricordarlo, riportando la sua immagine nella etichetta della nuova proposta da degustare ”Il cece rosso”. Da ricordare entrambi per la bontà dei ricordi che ci legano al passato”.Come lo stare bene a tavola all’insegna delle tradizioni e di un rosso, che si accompagna , doverosamente, a pane e vino locale. Lo abbiamo fatto e ci è parso di sentire, a scarpetta ultimata…una voce del passato: ”Hai visto, il rosso di Matera sono io…” Come tenere un cece in bocca, senza commentare? Da gustare, senz’altro.

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