mercoledì, 11 Settembre , 2024
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I turisti? Prendiamoli per la gola e facciamoli saziare di sensazioni

In un periodo, come quello di scarsi flussi turistici, dove si continua a far nulla per programmare, organizzarsi, visto che a Matera e dintorni piace stare e vivacchiare in assenza di un piano strategico del turismo, gestito da professionalità e competenze che ci lavorano a tempo pieno, avere una offerta che leghi la buona tavola all’ escursionismo del gusto avrebbe evitato le ”lamentazioni” di maniera che ”non c’è nulla” e che è meglio chiudere per ferie. Scelte personali, rispettabili, ma niente imprecazioni sul perchè? e per come? non si fa nulla e che il ” Carnevale” è un evento e basta, insieme a quello tradizionale della macellazione del maiale. E allora l’oste, cuoco, e buongustaio Antonio Serravezza, ritorna a battere con piatti, posate e bicchiere sulle potenzialità di un settore, quello dell’enogastronomia, che potrebbe consentire soprattutto durante i periodi ”morti” di prendere il turista di prossimità( quello delle regioni vicine) di venire dalle nostre parti. Enumerare piatti e luoghi da visitare richiederebbe giornate e serate, tra un ristorante, una cantina e un frantoio o tra i laboratori di degustazione dell’olio e del vino, visitando mostre e facendo escursioni. Turisti da prendere per la gola in tutta la Basilicata, magari con gli incentivi di un concorso, e un piccolo ma doveroso suggerimento: a prezzi contenuti… Sarebbe, come è già accaduto in un alcuni casi, una pessima pubblicità. Buon appetito e mettete tavola.

I SUGGERIMENTI DI SERRAVEZZA

Non parliamo di sola politica ma pensiamo anche alla nostra salute e a prendere per la gola chi viene a visitare la nostra città. Secondo me, Matera, oltre ad offrire le sue bellezze e raccontare la sua longeva storia deve attrarre il turista anche per le bontà enogastronomiche della Basilicata. Nella nostra regione si mangia e si beve bene, eppure ancora molti turisti non lo sanno o, almeno, la nostra regione non è riuscita fino ad ora a rendersi riconoscibile da questo punto di vista. Il turista enogastronomico è quello che svolge almeno un viaggio con pernottamento con motivazione primaria l’enogastronomia. E’ la ragione principale del viaggio ciò che lo differenzia dagli altri turisti che definirei generalisti e non la partecipazione alle esperienze a tema enogastronomia, oggi sempre più diffuse e apprezzate. Il turista enogastronomico è un viaggiatore onnivoro ed innovativo poiché desidera vivere un insieme variegato di esperienze arricchite, multisensoriali, emozionali e culturali. Il recarsi in ristoranti o trattorie per degustare piatti tipici è l’esperienza più diffusa.

Il cliente enogastronomico è interessato a conoscere le origini, i processi e le modalità di produzione. Sempre più spesso questo tipo di turista ricerca proposte innovative che uniscono il cibo, il vino, l’olio alla cultura, al benessere ed allo sport. Matera ha bisogno di attrarre e diversificare le esperienze offerte ai turisti con attività attive a contatto con i produttori, come la vendemmia e la raccolta delle olive, ed attività sportive all’aria aperta quali trekking e tour in bicicletta nei vigneti, negli uliveti. Insomma c’è tanto da fare per regalare al turista un viaggio enogastronomico e un migliore equilibrio psico-fisico, guardando con forte interesse anche alle attività di rilassamento come corsi di yoga, pittura e trattamenti a base di vino, olio e birra. Lo sviluppo del turismo enogastronomico può aumentare il numero di arrivi e presenze diluendosi in tutti i mesi dell’anno generando entrate economiche aggiuntive derivanti dalla spesa di questi viaggiatori già nel breve periodo. Nel medio-lungo termine, questa attenzione continuativa può rendere l’offerta più ricca, diversificata e attrattiva. Lo sviluppo dell’offerta enogastronomica porta a creare nuovi posti di lavoro nella filiera e nell’indotto e nel medio-lungo termine accrescere maggiormente il benessere della comunità locale. Tutto questo si sintetizza con un semplice titolo “ Vacanze con gusto”

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