Perchè ha mostrato quello che altri hanno impastato, hanno ‘’ trmbèt ” diceva tra la gente dei rioni Sassi, una forma di pane con pasta di semola di grano duro dalla massa corposa. Siamo sui 10 chili, a occhio, con la scritta ‘ Matera’’ e ogni fetta racconta il sapore della buona tavola. E non poteva che venir fuori dal forno del ristorante ” Casino del Diavolo” dell’amico Francolino. Pane e companatico, più in là bruschette con olio extravergine di oliva, una strofinata d’aglio a chi piace, pomodoro a pezzetti e rucola. E che ti mangi ? ” Pane, scorza, mollica…e il gusto di mangiare lentamente, in compagnia di amici e un brindisi con il vino della cantina. Altri tempi. Ma il ”fornaio” Damiano Di Pede, merita un applauso per simpatia e impegno . E da parte nostra, ricordando i fornai del passato, che giravano i Sassi di casa in casa con la ”tavola” ,per la consegna del pane da cuocere nei diversi turni di cottura, non possiamo che chiedergli ” F’rner, i cutt u ‘ppen?” Pronto da mangiare, naturalmente.
