domenica, 26 Gennaio , 2025
HomeFoodCrapiata piatto unico della dieta mediterranea. Mettiamo tavola a La Martella e...

Crapiata piatto unico della dieta mediterranea. Mettiamo tavola a La Martella e in città

I volontari degli ”Amici del Borgo” ne hanno preparata per due quintali e passa e buongustai e turisti hanno fatto volentieri il bis. Tant’è che a pentoloni vuoti, in piazza Montegrappa, abbiamo visto alcuni aggirarsi ”sconsolati” chiedendo : ” Ma quando la rifate?” . Giriamo la richiesta ai Paoli e Paola dell’organizzazione, al presidente onorario Giovanni, affinchè- aldilà della data canonica del 1 agosto 2025- trovino altre occasioni per farlo. Non è facile. Ma quel piatto tipico della tradizione contadina materana merita che si avvii un percorso, appena abbozzato in passato, di valorizzazione. Del resto contiene tutti quei fattori che le diete integrate prevedono, per rimediare a piatti e panini ipercalorici della filiera fast food o a errate abitudine alimentari, a cominciare dai bambini alle prese con l’obesità e che vedono e mangiano di rado legumi e verdure, per esempio. Da La Martella con una serie di attività di supporto, informazione, con l’apporto di esperti, si può portare valore aggiunto alla sagra che ha avuto anche nel centro cittadino e nei Sassi e, a titolo individuale, in alcuni rioni degustazioni di prossimità. Segno che gli eventi costruiti dal basso possono avere ritorni turistici. Per cui ”datevi” una mossa…

A Piazza Montegrappa, piena fino a tardi, la fila dele persone in coda ha confermato il gradimento. Sono stati preparati oltre due quintali di ”crapiata”. Cereali, patate, olio extravergine di oliva sono gli ingredienti di un piatto unico, la crapiata, della tradizione contadina materana , legato alla mietitura, che ha al borgo La Martella, il luogo di elezione per far partire un progetto di corretta educazione alimentare. E, perchè no, di valorizzazione turistica e culturale di un pezzo di storia- quella degli anni Cinquanta- che va ripresa per non dimenticare radici e futuro… Già il futuro che deve guardare al passato. Così il ‘traino” in piazza, mentre la gente degustava, e ballava è l’emblema che si può guardare avanti senza dimenticare le nostre identità.

Ricordiamoci anche del pane e di quanto in contesti e sensibilità diversi fanno sodalizi come Slow Food e alcuni produttori e ristoratori illuminati, che continuano a lavorare per i sapori della civiltà contadina. I 70 anni e oltre del borgo La Martella sono anche questo: ”Mttitavill iund o’ c(i) rvidd”, si dice in dialetto materano.


.

RELATED ARTICLES

Rispondi

I più letti