A Napoli… na tazzulella e cafè… e a Matera, per un mese, una panella di pane, focacce, biscotti e altri prodotti della panificazione per quanti non hanno i soldi per tirare avanti.
Nella Città dei Sassi sarà un Natale all’insegna della solidarietà con l’iniziativa “Anche tu buono come il pane’’ per trasmettere valori e sensibilità che appartengono al tessuto economico locale e all’azione che, la “Casa di tutti gli imprenditori’’, trasmette da sempre per contribuire a superare le difficoltà della crisi.
L’iniziativa del “pane sospeso’’, che andrà avanti per tutto il mese dicembre e fino all’8 gennaio 2015, ogni martedì e venerdi, è stata promossa dalla Camera di commercio e si svolge in collaborazione con l’Associazione panificatori, Confcommercio, Confesercenti e la Caritas diocesana.
Come funziona? Il “benefattore’’ lascia pagato l’acquisto di pane o di altri prodotti da forno per gli indigenti. La Caritas provvede, successivamente, a ritirare i quantitativi e a consegnare quel pane “sospeso’’ ai bisognosi.
Sono 19 nella Città dei Sassi i forni e panetterie che hanno aderito: Panificio San Giacomo di via La Martella e via XX Settembre, Antica Forneria dei Sassi di via Cappuccini, Panificio Cifarelli di via Istria e Via La Martella, Antico Forno di piazza Ascanio Persio, Panificio Materano di via Mercadante, Panificio San Pardo nell’omonima via, Panificio Perrone Patrizia in via Nazionale, Panificio De Palo Francesco in via Nazionale e via Semeraro, Le fantasie del grano in via Nazionale, Panificio Lucano in via Lucana, Panificio “Pane e Pace” in via Cererie, Panificio “Non solo pane’’ in via Nicola Sole, Panificio “Casa del Pane’’ in via Dante e piazza Vittorio Veneto, Panificio Giuseppe Perrone in via Dante e rione Agna.
Una sensibilità legata al “pane quotidiano’’ che, a causa della crisi e ad altre forme di disagi, scarseggia o manca sulle tavole di molte famiglie. I panificatori, una delle categorie simbolo del mondo artigiano, hanno consentito di concretizzare un’iniziativa davvero meritoria con l’apporto delle associazioni di categoria e nell’ambito del programma di incontri e attività segnati dai tempi della clessidra e dal ruolo dell’Ente sul tema “Un motore per le imprese e per lo sviluppo del territorio’’. Obiettivo degli organizzatori è quello di estendere l’iniziativa anche negli altri centri del Materano, dove la povertà coinvolge diverse fasce sociali.
Il resto dovranno farlo le diverse realtà attraverso un lavoro di rete e di collaborazione per prevenire, aiutare, ridurre gli effetti del bisogno. E il disagio si affronta con strumenti come il reddito minimo di inserimento, finalizzato all’avvio di concrete e credibili attività finalizzate al lavoro e al reimpiego.
Vanno evitate le esperienze passate della formazione assistita e inconcludente che ha finito con l’accrescere la platea dell’assistenzialismo in presenza, come era immaginabile, di una drastica riduzione delle risorse. Regione Basilicata e Sindacati hanno avviato, con una intesa, un percorso per una risposta al problema in discontinuità con il passato. Anche questo è “pane quotidiano’’.
Per il companatico si attendono tempi migliori quando “pane e lavoro’’ torneranno a essere al centro dell’agenda politica del Bel Paese.
