Sono quelle visite che non ti aspetti e le improvvisate per chi le riceve, come per i volontari di Campo 65, non possono che riempire di soddisfazione. E così è stato per l’arrivo di Rose dal Sud Africa, figlia di un prigioniero di guerra ”ospitato” in quel luogo di detenzione a ridosso del secondo conflitto mondiale. Una visita che giunge a cinque anni da quella della neozelandese Robin. Un bel segnale. Un ”batti cinque” per restaurare e valorizzare quei luoghi. Un invito che Domenico Bolognese e altri hanno rivolto ai candidati sindaci di Altamura e al nuovo cittadino che guiderà l’Amministrazione comunale, dopo il ballottaggio.
LA VISISTA DI Rose
In una soleggiata Domenica di 5 anni fa, durante la prima tornata delle elezioni comunali ad Altamura, veniva a trovarci, dalla lontana Nuova Zelanda, Robin assieme a suo marito John.
Robin è stata la prima figlia di un prigioniero di guerra del Campo 65 a farci visita.
Ieri, in una ventilata Domenica, sempre durante la prima tornata delle elezioni comunali ad Altamura, è venuta a trovarci, dal Sudafrica, Rose assieme a suo marito Graham.
Anche Rose è figlia di un prigioniero di guerra in mani italiane.
Ieri, esattamente come 5 anni fa, ci siamo sentiti in dovere, oltre che incredibilmente onorati e felici, di aprire le porte delle nostre abitazioni e condividere il piacere di un pranzo domenicale in famiglia e tra amici.
I loro padri hanno sofferto tante privazioni e patito la fame, quella vera, quella che anche i nostri padri, in maniera ancora più pesante, hanno sofferto nei campi tedeschi e sovietici.
Ieri nemici, oggi amici seduti alla stessa tavola, nel ricordo dei nostri padri e nel nome della pace e della fratellanza, ancora non ritrovata, tra i popoli.
Mentre mangiamo, purtroppo, c’è chi continua a morire a poche migliaia di chilometri da noi.
Singolare questa coincidenza delle visite a 5 anni di distanza. Chissà, forse il Campo 65 vuole richiamare alle proprie responsabilità i proprietari del Campo !!!
I primi 5 anni sono di fatto volati senza che gli amministratori di questa città siano riusciti a dare un impulso significativo per salvare questo luogo patrimonio dell’umanità.
Il nostro auspicio è che questi prossimi 5 anni siano quelli giusti, che sia la VOLTA BUONA !!!
Noi ci proveremo nel solo modo che conosciamo: poche chiacchiere, tanto lavoro e massima collaborazione con chiunque ci vorrà dare una mano sincera e disinteressata.
