venerdì, 18 Aprile , 2025
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Sul “Battello Ebbro” del Teatro dei Calanchi a Pisticci, anche il poeta lucano Alfonso Guida

Nel mentre continua con successo di pubblico a Pisticci, la suggestiva rappresentazione teatrale dei fine settimana di questo mese di agosto, “Elogio della follia” mesa in scena con la regia di Daniele Onorati, nella location lunare dei calanchi lucani, con inizio alle ore 21,00. Per la 9^  edizione del Teatro dei Calanchi -per l’appunto- i visionari organizzatori dell’evento annunciano la contemporanea “partenza” de “Il Battello Ebbro” che nelle serate del 23/24/25 (alle ore 18,00) proverà a solcare le fascinose acque della poesia. Date in cui si spiega “sarà possibile partecipare alle conversazioni letterarie del Battello Ebbro, uno spazio filosofico e letterario curato da Antonio De Sortis, durante il quale discutere con autori di stampo nazionale, a partire da una prospettiva ecologica radicale, dei temi che l’ambiente circostante detta ai suoi ospiti, in collaborazione con la Libreria dell’Arco.” La conversazione con Alfonso Guida (1973), poeta nato e cresciuto a San Mauro Forte, avverrà il 24 agosto. Legato alle figure di Beppe Salvia, Dario Bellezza, Amelia Rosselli e Paul Celan, i suoi testi sono apparsi, tra le altre, sulle riviste Poesia e Forum Italicum. Ha vinto il Premio Dario Bellezza per l’opera prima con la raccolta “Il sogno, la follia, l’altra morte” (1998) ed il Premio Montale con la plaquette “Le spoglie divise. 15 stanze per Rocco Scotellaro” (2002). Si rifletterà sulla sua vasta produzione poetica, con una particolare attenzione ad “Anfora clandestina” (Libreria Dante & Descartes, 2024), in cui la scrittura nasce da un’intima vocazione alla solitudine, frutto di una condizione primigenia di isolamento orografico. Quella di Guida è una poesia che può definirsi sacra, immersa nel tempo del mito, le cui atmosfere rarefatte richiamano l’eremitaggio e i paesaggi desertici.”  Il primo incontro, il 23 agosto sarà -invece- con Matteo Nucci (1970), “che ha pubblicato saggi su Empedocle e Platone e ha curato una nuova edizione del “Simposio di Platone” (Einaudi, 2009). Collabora con Il Venerdì, con La Repubblica XL ed Il Messaggero. Con il suo romanzo “Sono comuni le cose degli amici” (Ponte alle Grazie, 2009), vince il Premio letterario Orient-Express 2010 ed entra nella cinquina dei finalisti al Premio Strega 2010. Durante le conversazioni si parlerà delle sue ultime pubblicazioni: “Il grido di Pan” (Einaudi editore, 2023), il testo può essere descritto come un appassionato duello con il pensiero delle origini, per riflettere sul rapporto fra l’essere umano e la sua animalità. Ne emerge una lettura del pensiero degli antichi trasversale alle epoche che, grazie alla sua natura enigmatica ed oracolare, saprà ancora una volta interrogare intimamente il lettore.
Il secondo testo, “Sognava i leoni. L’eroismo fragile di Ernest Hemingway” (HarperCollins Italia Editore, 2024), è una meditazione su Ernest Hemingway che si propone di spogliarne il sembiante da falsi miti, per offrire un ritratto che si allontani dal personaggio stereotipato, per avvicinarsi all’autore che cercò di non perdere mai la grazia; ma parlando di Hemingway sarà impossibile non soffermarsi anche sulla sua opera principe “Il vecchio e il mare”.

La rassegna del Battello Ebbro si concluderà il 25 agosto con Francesca Matteoni (1975), scrittrice pistoiese. Ha lavorato come ricercatrice in storia e folklore presso l’Università dell’Hertfordshire, occupandosi in particolare dei processi per stregoneria nell’Inghilterra del Seicento; cura pubblicazioni illustrate su magia e tarocchi. In “Tundra e Peive” (nottetempo, 2023) romanzo dai tratti fantastici, l’autrice elabora un mondo naturale ferito dall’umano, nel quale l’intervento di creature bizzarre, invisibili all’occhio dell’uomo, serve a ritessere un’armonia tra i viventi. Si elaborerà inoltre una riflessione sulla produzione saggistica di Matteoni, a partire da “Io sarò il rovo. Fiabe di un paese silenzioso” (effequ, 2021), nel quale si indaga il lato più straniante e notturno della narrazione fiabesca e il confronto dell’umano con il regno vegetale e quello animale.

Vito Bubbico
Vito Bubbico
Iscritto all'albo dei giornalisti della Basilicata.
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