giovedì, 16 Gennaio , 2025
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Solo e per sempre ” Nomadi” e con ” Tanta voglia di vivere”’

E non poteva che essere così con il gruppo di Novellara (Reggio Emilia), che continua nel solco della ricerca, dei ricordi, della lotta e della tante iniziativa avviate dal compianto Augusto Daolio e portate avanti dal dinamico Beppe Carletti, che alle tastiere e alla fisarmonica batte il ritmo della bassa padana, fino ai ritmi della verde Irlanda o della steppa russa cosparsa di neve. E qui il ritmo dei brani strumentali invita a ballare, a mettere da parte guerre, soprusi, ipocrisie, pericoloso derive sovraniste e a gridare, come hanno fatto in tanti nel concerto di domenica 14 luglio a Pomarico (Matera) con quel ritornello scandito all’unisono di ” Io voglio vivere … ma sulla pelle mia Io voglio amare e farmi male, voglio morire di te”. E abbiamo visto tanti ragazzi e ragazze , che oggi hanno abbondantemente superato gli ”anta”, commuoversi, agitare bandiere della pace,con i volti di Salvador Allende di una Cile che finì stritolato (è storia) nella dittatura di Pinochet con la regia americana, del ” Che” su fondo rosso o con i colori della bandiera a strisce bianca e azzurra cubana di una ”revolucion” che muove gli spiriti liberi e di quanti, Italia compresa, devono impegnarsi per difendere la Costituzione nata dalla Resistenza.

E il concerto dei Nomadi è stata più di una boccata di aria fresca, attraverso i successi di un gruppo nato nel 1963. Canzoni senza tempo, legate all’osservazione delle vita di tutti i giorni, a fatti di cronaca, di protesta, di impegno politico e sociale. Così, per citarne alcune, in oltre due ore di concerto sono passate tra il palco e il pubblico, un legame che è una festa ovunque si veda, come “Cartoline da qui”- che ha aperto la serata- “Ma che film la vita”, ” I ragazzi del ponte” scritta da Beppe Faletti, I ragazzi dell’olivo, “Jenny” chiesta da un giovane band lucana , ”Noi non ci saremo”, ”Mercanti e servi”, ”Dove si va”, ” C’è un Re”, ” Utopia” , ” Frasi nel fuoco”,Salvador (15 anni dopo)”, ”Il fiore nero ”, ” Canzone per la vita” La canzone del bambino nel vento (Auschwitz), ” Vivo forte”, ” Gli aironi neri ”, ” Ho difeso il mio amore ”, ” Un pugno di sabbia”, ” Il paese delle favole” ” Dio è morto” (canzone cassata a sua tempo dalla censura, ma passata dalla Radio Vaticana), ” Io Vagabondo” che ha chiuso il concerto tra gli arrivederci e tanta commozione, come quella dei ragazzi del fan club di Casarano e di Copertino ( Lecce) , che hanno sparato cannoni di coriandoli e paillettes che hanno indorato tutta la prima fila, di una coppia che ha compiuto 15 anni di matrimonio.

E che dire di una bambina salita sul palco per cantare con il gruppo ” Io vagabondo” e i tanti fans provenienti da Basilicata, Puglia e Calabria, che hanno fatto recapitare ai musicisti lettere, manifesti, striscioni- puntualmente letti e mostrati- accanto a una bottiglia di liquore e di vino, che i Nomadi stapperanno alla prima occasione per augurarsi ogni bene a sè stessi e ai loro fans, che li seguono da sempre. E a Pomarico c’erano tre generazioni di Trentadue, Leonardo ”Dino” , medico in pensione originario di Ferrandina, che ha salutato Beppe Carletti che lo ha riconosciuto, dopo quel concerto del 1977 a Pisticci e poi a Ferrandina, con Augusto Daolio, Davide insegnante e il giovane Leonardo che ha raccolto l’eredità di famiglia e ascoltare e seguire i Nomadi in concerto. E tra i fedelissimi anche il materano Ettore Camarda, con una maglia d’annata a ricordare i 27, se non erriamo, concerti seguiti da Novellara ai quattro angoli del Paese.

Potremmo continuare con quanti non hanno ai selfies e alle strette di mano con il cantante Yuri Cilloni sceso sotto al palco per una canzone o hanno applaudito il resto della formazione composta da Beppe Carletti (tastiere, fisarmonica e cori – cofondatore dei Nomadi con Augusto Daolio dal 1963); Domenico Inguaggiato (batteria – da novembre 2023); Cico Falzone (chitarre e cori – dal 1990), Sergio Reggioli (violino, voce – dal 1998); Massimo Vecchi (basso, voce – dal 1998) e Yuri Cilloni (voce – dal 2017).

Ma vogliamo ricordare anche quanti con lungimiranza da Pomarico ci hanno messo, come ha ricordato il sindaco Francesco Mancini, cuore, lungimiranza e mano alla tasca: tre imprese, rappresentate da giovani imprenditori, che continuano a investire in quella piccola comunità, creando occupazione e reddito. Sono l’ Aquila, Ellevi e La Fenice, già alla seconda positiva esperienza,e con loro altri piccoli sponsor che hanno fatto la propria parte per la buona riuscita dell’evento. E poi ” Tonino Oliva” quel manager musicale delle nostre parti, di Montescaglioso, che continua a lavorare con professionalità e umiltà da una vita. Beppe Carletti ne apprezza le doti e non ha esitato a raggiungere Pomarico dopo un lungo viaggio da Reggio Emilia. Ma ne è valsa la pena: pubblico delle grandi occasioni e un invito a tornare a Pomarico. Lunedì 15 i Nomadi sono in zona…ad Altamura ( Bari) in piazza don Tonino Bello. Fans pronti al bis…

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