L’Epifania tutte le feste porta via? Niente di più sbagliato per San Mauro Forte, piccolo centro della Collina Materana che in questi giorni, con ansia, attende la tradizionale festa del Campanaccio (15-17 Gennaio) in onore di Sant’Antonio Abate. E’ in questa occasione (e purtroppo con rammarico bisogna dire solo in questa) che il paese vive una tre giorni davvero inusuale di festeggiamenti a suon di campane, piccole o grandi, che vengono agitate in segno di devozione, tradizione e scaramanzia.
Migliaia di campane, in un unico, fragoroso, indescrivibile suono di batacchi.
“Rumore”, che però diventa, appena ci si abitua con le orecchie e ci si lascia trasportare, in un suono piacevole.
Dimenati senza tregua dagli scampanatori che organizzati in gruppi, percorrono le vie del paese, i campanacci, sembrano scandire lentamente i percorsi della memoria sconfinando dal sacro al profano, dalla realtà alla finzione.
Un ritmo cadenzato, un suono quasi ipnotico che pervade le strade ed i vicoli, rimbomba tra gli antichi palazzi sale fino all’antica torre normanna, dilaga tra i secolari ulivi della vicina campagna, per andare poi a morire lontano. Un rito antichissimo che si rinnova ogni anno e che affonda le sue radici nei cerimoniali pagani propiziatori legati al culto della terra e della transumanza delle mandrie di mucche. Il tempo l’ ha mantenuto inalterato tramandandolo attraverso la conoscenza popolare e le antiche tradizioni, carico di arcaici ed unici sapori che ogni anno ne diventano il corollario.
Momenti enogastronomici e convegni arricchiscono una festa tanto semplice quanto inusuale che di fatto potrebbe diventare volano attrattivo tutto l’anno piuttosto che di poche ore.
In ogni caso, anche quest’anno il calendario di incontri proposti dall’Amministrazione Comunale, prende il via Venerdì 15 Gennaio da Piazza Caduti alle ore 10,00 con la Visita Istituzionale alla Torre Normanna , restituita in tutto il suo splendore dopo i lavori di restauro per poi proseguire verso Palazzo Arcieri per l’approfondimento convegnistico “La Torre di San Mauro Forte nella contea di Montescaglioso“. Ipotesi di sviluppo turistico. Un momento di riflessione e confronto tra tecnici, esperti, operatori turistici e rappresentanti delle Istituzioni.
Nel pomeriggio, alle ore 17,00 – presso la Chiesa Madre, Santa Messa in onore di San Mauro Abate, protettore del paese mentre, poco distante, sempre a Palazzo Arcieri, dalle ore 17,30 seguirà un momento in ricordo del musicista Otello Calbi, sanmaurese, ingegnoso compositore musicale scomparso da diversi anni ma ricordato da tutti con grande ammirazione. L’intenso intermezzo musicale sarà a cura di Daniela Ippolito (Arpa) e Antonella Orofino (Voce) che eseguiranno brani del M.ro Otello Calbi.
Alle 21,00 tutti in Piazza Caduti ci si diverte con un concerto di musica popolare.
La giornata di Sabato 16, la più vissuta in assoluto nel triduo della festa, prevede alle ore 10,30 a palazzo Arcieri il convegno dal tema “La figura di Sant’ Antonio Abate come padre del monachesimo e Santo taumaturgo” a cura dell’Azione Cattolica.
Alle 11,45 presentazione del dipinto opera di Tommaso Fabbrizio, diventato il manifesto dell’edizione 2016 del Campanaccio.
Alle 17,00 la sfilata di liberi suonatori di Campanacci per le vie del paese, mentre in Piazza Marconi, lungo via Giacinto Magnante e Piazza Caduti, saranno dislocati stand gastronomici per degustazione di prodotti tipici lucani.
Alle 21,30 in Piazza Caduti, raduno dei gruppi di liberi suonatori con successiva sfilata finale verso Piazza Marconi e a seguire -sempre nella stessa piazza- un concerto di Musica Popolare.
La domenica, quando ormai il suono delle campane è lontano, nella chiesa di San Rocco, Santa Messa in onore di Sant’Antonio Abate, protettore degli animali. Alle 18,00 a Palazzo Arcieri cerimonia e consegna del premio “Torre Normanna” ad Antonio Calbi, (nato a San Mauro Forte) per l’attività prestigiosa di direttore artistico e manager culturale svolta nelle maggiori istituzioni teatrali del Paese.
Alle 19,00 appuntamento conclusivo con Graziano Accinni (già chitarrista di Mango) per un momento di approfondimento della identità lucana, nenie, canti religiosi, tarantelle e ballate popolari.

Giornalista freelance . Tra le collaborazioni, Il Quotidiano della Basilicata, Avvenire, Il Fenotipo (periodico dell’Avis Basilicata), Fermenti (periodico Diocesi di Tricarico), Infooggi.