lunedì, 14 Luglio , 2025
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Quel giovane aviere degli States partito dal Garagnone

Il passato ritorna, quando meno te l’aspetti, e la memoria non si può cancellare – come ci ha ricordato in una intervista il battagliero Adelmo Cervi https://giornalemio.it/politica/il-giovine-adelmo-cervi-ai-giovani-difendete-costituzione-e-resistenza/ perchè resta incisa su una pietra. E a trovarla, come ci fa sapere Domenico Bolognese, presidente dell’associazione ” Campo 65” di Altamura ( Bari) impegnata nel ricordare la storia di quel sito di prigionia, il giovane esploratore e musicista murgiano, Vincenzo Cornacchia che ha scoperto alcuni graffiti pubblicando le foto sulla pagina FB di Sei Murgiano – Le città del Parco. Segni che ”parlano” di un giovane aviatore degli Stati Uniti, il Luogotenente Seldon Cecil Campbell appartenente al 460° squadrone bombardieri della base americana di Poggiorsini – Spinazzola. Aveva 22 anni e morì nei cieli dell’Adriatico.

Campo 65: Prigionieri di Guerra

77 anni fa dei giovani militari americani, poco più che ventenni, incidevano il proprio nome sulla collina della rocca del Garagnone.

Esattamente una settimana fa Vincenzo Cornacchia, giovane esploratore e musicista murgiano, scopre questi graffiti e ne pubblica immediatamente le foto sulla pagina FB di Sei Murgiano – Le città del Parco.

Ad una settimana di distanza, grazie alla rete internazionale di contatti della comunità di patrimonio del Campo 65, siamo riusciti ad identificare la maggior parte dei ragazzi che hanno lasciato un segno a futura memoria: tutti appartenenti al 460°squadrone bombardieri di stanza presso la base americana di Poggiorsini / Spinazzola.

Questa è la foto del Lt Seldon Cecil Campbell morto a causa di una collisione con un’altro bombardiere sulle acque dell’alto Adriatico nei pressi di Venezia. Aveva 22 anni. Testimoni oculari ricordano l’immagine straziante di membri dell’equipaggio del bombardiere di Seldon cadere nel vuoto dopo la collisione senza aver potuto aprire il paracadute.

Certamente un esempio da manuale di quanto possa essere potente la rete.
Senza però la generosità e l’attitudine a condividere e divulgare di amici come Vincenzo Cornacchia tutto questo non sarebbe accaduto. Esempi virtuosi da imitare, al contrario di chi coltiva il proprio autoreferenziale, arido e sterile orticello magari occultando per anni, per decenni, pezzi di informazione che, se condivisi, porterebbero a piccoli, grandi risultati e scoperte.

Un ringraziamento particolare anche a Raffaele Barone, Piero Amendolara ed a tutto il gruppo di Sei Murgiano – Le Città del Parco per la loro incredibile piattaforma creata ed alimentata nel corso di questi anni. Una vera e propria wikipedia murgiana.

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