lunedì, 23 Giugno , 2025
HomeEventiFesta a San Mauro per il Campanaccio,ma ricordando le radici e mest...

Festa a San Mauro per il Campanaccio,ma ricordando le radici e mest Rocc

La serata fredda…il fragore ridondante dei campanacci forgiati con metalli diversi, al collo di gruppi organizzati di tutte le età, lungo le vie del centro, che sostano un po’ per prendere fiato in cima, sul piazzale della Torre, o a valle davanti al palco delle premiazioni e del concerto serale degli ”Après la classe” , i turisti che non mancano di fare una puntatina in macelleria per una grigliata o un panino,l ‘arrivo di politici, la presenza di emittenti televisive e l’incontro con i compaesani giunti da fuori sono un po’ i contenuti di un evento che ha radici lontane, da tutelare. E questo per difendere l’identità di San Mauro Forte, uno dei tanti paesi della Basilicata che vive il dramma dello spopolamento. Lo diciamo dopo aver partecipato, come facciamo da alcuni anni, per l’amicizia che ci lega con quanti hanno vissuto o vivono quella esperienza rituale, all’evento dei ” Campanacci” del 2024. Con la campana forgiata da Mest Rocc Giammetta.

L’ultimo fabbro scomparso nell’ottore scorso https://giornalemio.it/cronaca/addio-mest-rocc-ultimo-artigiano-dei-campanacci-di-san-mauro/ che si è portato con sè una eredità di saperi e di cultura rimasti nel cassetto, con il rammarico di quanto si sarebbe potuto fare se si fosse lavorato per tempo…Ed è quello che occorre fare,oggi, per i ” Campanacci” un evento festoso, che fino a qualche lustro fa, si teneva rigorosamente il 16 di gennaio, alla vigilia della festa di Sant’Antonio Abate protettore degli animali. Per quella occasione i sanmauresi tiravano fuori i campanacci, tolti agli armenti, e percorrevano in lungo e in largo il paese fino a sera inoltrata, prima di chiudersi in cantina… I liberi suonatori indossavano mantelli scuri e con in mano i campanacci, spesso in rame o di altro metallo, ‘maschi’ e ”femmine” simboli di fecondità. Campanacci di diversa dimensione come lo ”scasatore” dal peso di 10 chili e sentire il loro suono, scandito con un movimento ritmato, aveva una funzione scaramantica e propiziatoria : scongiurare il male , le calamità e favorire il buon raccolto della terra. Radici e identità da recuperare e valorizzare, da non confondere con il Carnevale, radicato in altri centri che hanno tradizione e identità precise. Le innovazioni ci stanno, ma senza eccessi o legati a mode e culture estranee alla tradizione contadina e i giovani, futuro di San Mauro Forte, hanno diritto a divertirsi. Ci mancherebbe. Ma senza eccessi che sono a metà tra il carnevale e la notte di Halloween…Eccessi che rischiano di far perdere identità ai ” Campanacci” o al ”Campanaccio” sanmaurese, anticipato alcuni anni fa al sabato per esigenze turistiche .

Ad Accettura, il rito del Maggio, si tiene rigorosamente durante la settimana e nel giorno che capita. Tradizione e identità rispettati e presenze di compaesani e turisti assicurati. Le radici della cultura locale non vanno recise, ma valorizzate e fatte conoscere nella loro intierezza ai giovani, prima che la festa dei campanacci diventi altro o comune ad altri eventi. Serve un rigoroso lavoro di recupero, studio, sul piano antropologico e identitario, senza dimenticare la promozione, con un lavoro di rete con realtà che vantano tradizioni consolidate con i campanacci. E nel passato di San Mauro Forte ce ne sono…Basta guardare alla memoria e chiedere a quegli archivi viventi che sono gli anziani, come lo è mest Rocc Giammetta, e con quanti vivono in un centro storico fatto di stradine, piazzette, e di case dalle interessanti potenzialità di recupero. Ma servono volontà e progetto.

IL PALCO CON IL CONCERTO DEGLI APRES LA CLASS

RELATED ARTICLES

Rispondi

I più letti