“ll prossimo 19 ottobre, alle ore 9.30, presso il teatro Mercadante di Altamura, ci sarà l’evento di presentazione della terza stagione di indagini archeologiche sul sito del campo 65, il più grande campo di prigionia della Seconda guerra mondiale in Italia, e anche il primo a essere oggetto di ricerche di archeologia del contemporaneo su vasta scala.” Lo si legge in una nota che così prosegue “La campagna 2024, organizzata con la collaborazione dell’associazione campo 65 è iniziata il 30 settembre con attività di ricognizione e mappatura, cui stanno partecipando alcune classi del liceo Cagnazzi, e proseguirà con alcuni saggi di pulitura e scavo stratigrafico, con la partecipazione di studenti e specializzandi dell’università di Bari e di Foggia e con la sperimentazione di tecniche di fisica applicata, a cura del Dipartimento di Fisica di Uniba. Altra novità di quest’anno è che agli archeologi si affiancherà un team di dottorandi del Dottorato Nazionale in Patrimoni archeologici, storici architettonici e paesaggistici mediterranei (PasaP_MED) di Uniba. Giovani archeologi, antropologi e architetti saranno impegnati, in simbiosi con l’équipe di scavo, in un workshop intensivo finalizzato all’elaborazione di alcune proposte di progettualità per iniziare a immaginare un futuro di valorizzazione e fruizione dell’area e a elaborare una proposta di candidatura del sito per la European Heritage Label. Si tratta di un progetto complesso e multivocale, in cui le Università mettono al servizio della comunità di Altamura un vasto campionario di attività e le competenze dei propri studenti, dottorandi e ricercatori. Crediamo che sia il modo migliore per poter finalmente intraprendere un percorso condiviso per la valorizzazione di un sito di straordinaria importanza per la memoria delle nuove generazioni e per contribuire alla crescita di una coscienza collettiva presso i più giovani.”

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