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Vertenza Callmat . Cifarelli e Mancini chiedono intervento Regione e Governo

La storia si ripete, abbiamo scritto nelle immediatezze dell’annuncio degli esuberi, meglio di licenziamenti, alla Callmat di Matera a causa della contrazione delle commesse da parte dalla società di telecomunicazioni Tim. Contesto difficile. Ma che deve vedere Regione e Governo attivarsi per un confronto con un Gruppo in continua trasformazione, ma che resta e dovrebbe resta tante parte di quelle aziende nazionali che vanno certamente innovate, rilanciate, ma a patto che a pagare non siano sempre lavoratori e lavoratrici. Il consigliere regionale Roberto CIfarelli e il presidente della Provincia di Matera, Francesco Mancini, chiedono che Regione e Governo facciano la propria parte fino in fondo: salvare posti di lavoro. E in una regione con un forte tasso di emigrazione giovanile è vitale. Ma senza perdere tempo.

COMUNICATO STAMPA

CallMat – Roberto Cifarelli, Presidente della II CCP in Consiglio regionale: subito un tavolo nazionale

Apprendiamo con preoccupazione quanto sta accadendo in seno alla CallMat di Matera. È quanto dichiara il Presidente della II CCP in Consiglio regionale, Roberto Cifarelli.

Stupisce l’atteggiamento dell’azienda, aggiunge Roberto Cifarelli, di non voler proporre neanche un piano di ammortizzatori sociali che consenta di gestire con approccio responsabile la situazione.

Esuberi per un totale di 129 unità con un probabile taglio di altre 100 unità se il committente TIM dovesse ulteriormente diminuire i volumi nell’immediato, con la probabilità di chiusura dell’intero sito di Matera nel corso del 2025 sono questioni che vanno affrontate con spirito di responsabilità, sottolinea Roberto Cifarelli.

Chiederò all’Assessore Cupparo di intervenire subito convocando le parti, incluso il committente TIM, per ascoltare le ragioni e scongiurare la chiusura dell’azienda che da anni ha consolidato un rapporto con la città ed il suo territorio e che oggi, incomprensibilmente, vuol lasciare a casa oltre 400 lavoratrici e lavoratori. Chiederemo altresì, conclude Cifarelli, all’Assessore Cupparo ed al Presidente Bardi di attivarsi verso il Governo nazionale affinché convochi immediatamente il tavolo di settore come richiesto dalle Segreterie Nazionali dei sindacati.

LA NOTA DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA

Matera, 7 novembre 2024

Vertenza Callmat, il Presidente della Provincia di Matera ha incontrato proprietà e parti sociali. “Subito un vertice con la Regione Basilicata per portare la problematica a livello ministeriale”
Convocato dal Presidente della Provincia di Matera, Francesco Mancini, si è volto nella sala presidenziale di via Ridola un vertice sulla vertenza Callmat, l’azienda che si occupa di telecomunicazione che a Matera conta circa 400 lavoratori il cui futuro sembra a rischio, tenuto conto che l’azienda ha annunciato 129 esuberi a breve con la prospettiva di altri 100 licenziamenti stante il ridimensionamento delle commesse voluto da TIM.
All’incontro hanno preso parte i segretari regionali di SLC-CGIL, Anna Russelli e Vita Eliana Labriola, FISTEL-CISL, Vincenzo Piccinni, UILCOM-UIL, Giovanni Letterelli e Roberta Santeramo, UGL-TLC, Pino Giordano e Mina Saracino. In call anche la proprietà, rappresentata da Fernando Giustini, di Distribuzione Italia.
Le organizzazioni sindacali hanno ribadito con forza la necessità di un dialogo con la proprietà e hanno chiesto nuovamente la discesa in campo delle istituzioni per salvaguardare i posti di lavoro.
“Ringrazio gli intervenuti – ha dichiarato il Presidente Mancini – ma adesso, dopo questo primo step che ho voluto per mettere in chiaro le reciproche posizioni, tutti devono fare un passo, uno sforzo in più per evitare che tante famiglie lucane, e non solo, si trovino in grande difficoltà.
E’ evidente che la Provincia di Matera da sola può molto poco e, per questo, chiederò il massimo spirito collaborativo alla Regione Basilicata e, in particolare, all’assessore Cupparo, affinché, con il coinvolgimento del ministro Urso, si possa individuare una soluzione che tuteli il diritto al lavoro di circa 400 persone. E’ tempo che le istituzioni facciano fronte comune”.
I sindacati hanno espresso soddisfazione per l’immediata convocazione del tavolo da parte del Presidente Mancini ribadendo la loro preoccupazione per l’evolversi della situazione. La proprietà ha fatto presente che il venir meno delle commesse TIM è l’unica causa di questa situazione, chiedendo massima celerità nelle interlocuzioni soprattutto perché la questione è al momento molto “calda” a livello ministeriale.

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