“L’accordo siglato il 7 maggio nello stabilimento Stellantis di Melfi per le “uscite volontarie incentivate” rappresenta l’ennesima tappa del lungo e silenzioso smantellamento dell’apparato industriale lucano. Ufficialmente si parla di volontarietà, nei fatti si tratta di un piano di alleggerimento strutturale della forza lavoro. Fino a 500 lavoratori potrebbero essere accompagnati all’uscita entro fine 2025: un numero drammatico, che incide su una platea già decimata rispetto ai picchi occupazionali degli anni scorsi.” Lo scrivono le consigliere regionali del M5S Alessia Araneo e Viviana Verri in una nota che così prosegue “Lo stabilimento di Melfi, che occupava oltre 10.000 addetti tra diretti e indotto, rischia oggi di scendere ben al di sotto della soglia di sostenibilità industriale. Tutto questo avviene mentre si attende da mesi l’avvio a regime della produzione dei nuovi modelli elettrici, che restano sulla carta e nei comunicati aziendali, meno nelle linee produttive. Il Governo nazionale tace, la Regione Basilicata osserva e i vertici Stellantis decidono. È inaccettabile che, di fronte alla crisi dello stabilimento più grande del Mezzogiorno, manchino ancora una strategia pubblica di transizione industriale, un piano di investimenti per la riconversione, la tutela dell’indotto e la formazione professionale. Come M5S depositammo la prima mozione a sostegno del comparto automotive ad agosto 2024; ne discutemmo ancora in consiglio regionale in occasione di una seduta straordinaria, ad ottobre. Da quell’autunno, nulla è più accaduto: la risoluzione congiunta che avremmo dovuto votare si è arenata e il documento non è stato più portato all’attenzione del Consiglio regionale. Oggi come ieri chiediamo di stare sul punto: si discuta immediatamente la risoluzione. L’istituzione regionale deve fare il possibile per stare dalla parte di chi lavora, di chi è stanco di promesse vuote e di passerelle elettorali. La Basilicata merita una politica che si batta con coraggio, non che assista inerte al declino o, peggio, lo incoraggia assecondando solo la logica del profitto del padrone, che erode lai polpa e butta via le ossa. No, non siamo scarti, manteniamo le ossa dritte.”

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