A chiederlo Rocco Leonardo Tauro, componente dell’assemblea nazionale di Fratelli d’Italia, che chiede- visto che il problema si è aggravato- che si freni l’emorragia della chiusura di sportelli bancari e postali nei nostri centri. Una questione che favorisce lo spopolamento,l’emigrazione, né più né meno, come sta accadendo per i servizi sanitari, scuole, impianti di carburante e via elencando. Tauro chiede al Pubblico, alla Regione Basilicata in primis, di intervenire per contenere il fenomeno e magari studiare misure per garantire servizi minimi laddove la popolazione anziana è a digiuno della conoscenza di strumenti digitali e informatici. Il danaro serve e anche poter fare determinata operazioni. Nei giorni scorsi, presso la Regione, e su iniziativa dell’assessore alle Attività Produttive Michele Casino sono stati convocati Banca d’Italia e sindacati di categoria per affrontare la questione e dar vita a quell’Osservatorio sul credito, che dovrebbe consentire quantomeno di consultarsi su tagli e chiusure di sportelli bancari. Non è facile. Finora solo impegni verbali, visto che Banche e Poste rispondono a logiche di mercato e di costi. Ma il credito è un servizio di pubblica utilità e la Basilicata è un salvadanaio sicura per la raccolta di risparmi e di investimenti. Da Banche e Poste passano fiumi di danaro, per investimenti, bandi, pagamenti degli Enti Pubblici. E su questo Regioni e Governo devono chiedere che sui territori sia garantiti servizi minimi, soprattutto laddove popolazione anziana e debolezza del sistema dei trasporti aumentano le difficoltà. Ma non dimentichiamo i contraccolpi che potranno venire dall’autonomia differenziata, sulla quale Basilicata (allineata e coperta) ha espresso pieno sostegno. Non ci siamo…qui i “Lep’’ del mantra leghista sono carenti. E senza lo Stato, come sta accadendo per Sanità e Istruzione, chiuderemo per fallimento. Giusto Tauro?
AGLI ORGANI DI INFORMAZIONE
LORO SEDI
Comunicato stampa
Sportelli bancari: di male in peggio !
Desertificazione continua. Ora anche Banca Intesa Sanpaolo ha deciso di chiudere altri sportelli nella nostra regione. E’ uno stillicidio senza fine. Toccando comuni piccoli e grandi.
Questa volta a perdere una prestigiosa e antica banca nazionale saranno dal prossimo mese di maggio i comuni di Montalbano Jonico, Grassano, Stigliano, Palazzo San Gervasio, San Fele, Moliterno e la filiale di via Alianelli di Potenza, per un totale di sette sportelli.
Interessando tale taglio paesi in cui il numero delle banche stesse si contrae e paesi in cui addirittura la banca sparisce del tutto. Colpendo famiglie, imprese e istituzioni.
Da quando la banca ha deciso di diventare una impresa come un’altra, ha decretato al fine della sua originaria missione.
Che è quella soprattutto di supportare le esigenze dei privati da un lato, ma anche essere di grande e decisivo aiuto per le iniziative imprenditoriali, che significa reddito e posti di lavoro per molti.
Una stolta concezione secondo la quale i soldi sono come una qualsiasi altra merce, ove si pensa solamente alla crescita, troppe volte smisurata del reddito, distrugge lo scopo sociale.
Ed è bene, invece, che si ritorni da subito a comprendere che una banca non potrà mai solamente divenire una dispensatrice di servizi privati, ma è tenuta a svolgere un ruolo soprattutto pubblico.
E se esso, sistema bancario nel suo complesso, tarda a comprenderlo bene, cioè a non chiudere in modo indiscriminato, con effetti negativi non da poco anche per gli stessi dipendenti bancari, siano i Comuni, le Regioni, il Governo e lo Stato, ma soprattutto la Banca d’ Italia, che sembra aver ingiustificatamente abdicato al suo prestigioso e antico ruolo di un tempo, ad intervenire in modo deciso per porre fine a questa sciagurata tendenza. Se Banche e Poste devono essere aiutate, ancora di più se è il caso, comunque sino ad oggi abbondantemente alimentate finanziariamente, lo si faccia, ma si ponga fine allo scempio. Affinché non si passi dalla Desertificazione dei servizi alla Diserzione sociale.
E questo non dovrà mai essere consentito!
19/03/2024
Leonardo Rocco Tauro
Assemblea Nazionale FDI
