domenica, 1 Dicembre , 2024
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Conto deposito: strumento di risparmio o di investimento?

I risparmiatori in cerca di soluzioni che consentano di proteggere i risparmi dall’inflazione, ottenendo, al contempo, dei piccoli interessi sul capitale depositato avranno di certo sentito parlare dei conti deposito.

Questi strumenti, sottoscrivibili presso le banche che offrono il servizio e affiancabili al classico conto corrente, non possono però essere considerati puri e semplici strumenti di risparmio. Le loro caratteristiche e la presenza di una serie di rischi che, seppure ridotti, devono comunque essere valutati con attenzione permettono di inserirli anche tra le più note forme di investimento. Non solo. Insieme ai fondi comuni e alcuni tipi di obbligazioni, rientrano anche tra gli strumenti finanziari nei quali è possibile investire per massimizzare l’interesse composto.

Di seguito andremo ad approfondire l’argomento e cercheremo di capire quali sono le caratteristiche dei conti deposito, quali tipologie esistono e quali sono i rischi a cui prestare attenzione.

Le caratteristiche dei depositi a risparmio

I conti deposito, noti anche come depositi a risparmio, sono strumenti di semplice utilizzo che permettono anche ai piccoli risparmiatori di mettere a frutto i propri risparmi ricorrendo a un investimento a basso rischio.

Sottoscrivibili presso alcune banche, non devono essere confusi con i conti correnti, ai quali sono in genere collegati. Mentre i secondi sono pensati per consentire ai consumatori di gestire al meglio le proprie finanze, ricevendo accrediti, effettuando pagamenti, ritirando contante, il tutto in modo tracciabile, i conti deposito sono destinati esclusivamente all’accumulo di capitale. La principale operazione che può essere effettuata è il versamento, il quale consente, all’occorrenza, di aumentare il capitale depositato. In alcuni casi, come vedremo nel prossimo paragrafo, è anche possibile effettuare dei prelievi.

Una delle caratteristiche più interessanti di questi conti riguarda il fatto che permettono di veder accrescere il capitale depositato grazie agli interessi che, sebbene molto bassi, aiutano a tenere sotto controllo l’erosione del capitale dovuta ai costi di gestione e la perdita di potere d’acquisto causata dall’inflazione.

Tipologie di conto deposito

Il conto deposito può essere vincolato o non vincolato. Il conto privo di vincoli è quello che consente di effettuare tanto versamenti quanto prelievi. Questo tipo di conto non prevede dunque penali in caso di ritiro di una parte del denaro, ma offre, nella maggior parte dei casi, interessi più bassi rispetto all’altra tipologia.

I conti vincolati sono dunque caratterizzati da interessi più alti – ma sempre piuttosto contenuti – e dalla possibilità di effettuare esclusivamente versamenti – alcune banche non offrono nemmeno questa possibilità. Il risparmiatore-investitore che sceglie questo tipo di deposito a risparmio accetta di non toccare il capitale per un numero prestabilito di mesi o di anni. Laddove avesse bisogno di ritirare una parte del capitale, si vedrebbe costretto a pagare delle penali.

Quali sono i principali rischi

Sebbene coperti dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, anche i conti deposito possono presentare dei rischi e, in particolare, quelli di bail-in e di credito. Nello specifico, questi possono interessare i capitali di importo superiore ai 100.000 euro, non coperti dal fondo.

Altri rischi riguardano la variazione dei tassi di interesse, la quale può andare a ridurre il rendimento dei conti, e la modifica delle condizioni contrattuali.

 

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