La Basilicata sta facendo la sua parte nell’utilizzo dei fondi europei e chiederà all’Unione, progetti alla mano, di completare quel gap infrastrutturale che rallenta o ritarda, se preferite, la crescita e contribuisce, piaccia o no, allo spopolamento e alla emigrazione. Michele Casino, assessore regionale alle attività produttive della Regione Basilicata che ha portato il saluto del presidente della giunta Vito Bardi, al convegno ospitato a Matera sul tema ” Opportunità europee per il rilancio della Basilicata” ha detto che i fondi europei rappresentano una grande opportunità per la nostra regione e per il Mezzogiorno.” La maggior parte delle risorse viene dall’ Unione europea- ha detto l’assessore Casino. Basti pensare al Piano nazionale di ripresa e resilienza, dove il 36 per cento delle risorse sono nella disponibilità delle casse regionali su politiche attive, che riguardano le infrastrutture e alcune risorse in piccole percentuali saranno impegnate anche per il rilancio nella sanità. Siamo a buon punto con la programmazione dei fondi europei. E stiamo rispettando il programma. Chiaramente occorre lavorare lavorando sul opportunità e priorità. Siamo una regione piccola, dalle notevoli potenzialità e con problemi da affrontare e risolvere. Noi ce la mettiamo tutta, confrontandoci con imprese e territorio”.
E qui l’assessore alle attività produttive, che la scorsa settimana ha illustrato programmi e risorse per le attività formativa, presso la Ferrosud Mermec, alla presenza del ministro al Pnrr Raffaele Fitto, ha annunciato che il confronto con l’Europa continuerà.”All’Unione europea chiediamo ulteriori risorse per recuperare un gap infrastrutturale cronico-ha aggiunto Casino. Faccio alcuni esempi: la ferrovia ferrandina Matera, in appalto, e che va prolungata per collegarsi alla dorsale Adriatica, penso che anche da noi debba arrivare l’alta velocità.Non può fermarsi a Salerno. Ci sono, poi, le Infrastrutture stradali.Penso alla Murgia Pollino, alla Potenza Melfi, alla Ferrandina- Matera e altre. Momenti come questo, dove le risorse e progetti abbondano, vanno utilizzati al meglio. L’italia può ripartire solo se il Sud è in grado di farlo. E per questo obiettivo dobbiamo lavorare con serietà e impegno”.
E spunti per lavorare di buona lena, ricordando i primati della Basilicata, nell’utilizzare appieno le risorse europEe, sono venute dai relatori che hanno partecipato a un incontro che- forse a causa dell’orario, fissato nel primo pomeriggio, dopo la mattinata barese- avrebbe meritato una maggiore partecipazione da parte di imprenditori ed enti locali. Ma c’è tempo per organizzare, magari, incontri comprensoriali vista l’importanza dell’argomento.
Valorizzazione dei punti di forza, miglioramento delle infrastrutture e ascolto delle esigenze delle imprese e del territorio sono i fattori perchè la Basilicata possa utilizzare al meglio le risorse finanziarie dell’Unione europea. Carlo Corazza direttore dell’Ufficio Parlamento europeo in Italia, ha sintetizzato il messaggio e le riflessioni emerse nel corso dell’incontro ” Opportunità europee per il rilancio della Basilicata” – coordinato da collega Massimo Brancati de ” La Gazzetta del Mezzogiorno’ ‘che ha visto – tra gli altri la partecipazione di rappresentanti della Regione, di Maria Teresa Di Giacomo capo unità della Banca europea per gli strumenti finanziari,
di Andrea Nuzzi responsabile imprese e istituzioni finanziarie della Cassa Depositi e Prestiti Antonino Imbesi del Centro Europe direct Basilicata e del parlamentare europeo Denis Nesci. ” L’Unione europea dopo la pandemia- ha detto Corazza- ha scelto la strada della solidarietà. Oggi abbiamo risorse senza precedenti che la Basilicata deve sfruttare al meglio. E il tema di questo incontro è come valorizzare al massimo il ruolo della Regione,che è attuatore della politica europea e tutte le sinergie, non solo con Next Generation ma anche con i prestiti della Banca europea degli investimenti, che ha avuto una nuova linea di 200 miliardi di euro e con il ruolo della Cassa Depositi e Prestiti.La Basilicata ha tanti punti di forza, una buona base industriale . E’ essenziale per la sicurezza energetica del nostro Paese. Ha sfruttato al meglio le industrie culturali e creative in sinergia con il turismo. Tutti questi punti di forza vanno ulteriormente valorizzati, naturalmente migliorando anche le infrastrutture di rete e la digitalizzazione.
Alla Basilicata consiglio di ascoltare molto le aspettative delle imprese e del territorio. Deve essere una continua dialettica tra imprese, cittadini, le organizzazioni professionali , il mondo rurale per capire bene dove, effettivamente, l’impatto dei fondi rurali può essere benefico per la crescita,la competitività e l’occupazione della regione”.
Ci sono,naturalmente, scadenze temporali . ”Per Il Pnrr sicuramente sì -ha concluso Corazza. Per i fondi 20212027 siamo all’inizio della programmazione . Non bisogna perdere tempo. Prima si usano i fondi è meglio è per l’economia e per la Basilicata”. Al lavoro. Cerchiamo di presentare per tempo e per bene i progetti e di investire le risorse che verranno. E i dati sullo spopolamento, procurato dal taglio di servizi e da altre problematiche oggettive, invitano a darsi una mossa.
