Come accaduto per il Piano nazionale di ripresa e resilienza la Basilicata, che ha tutte le problematiche di programmazione e di carenza di professionalità di altre realtà del BelPaese, è al lavoro per fruire- in tempi che si auspica siano brevi- della ripartizione di fondi per lo sviluppo e la coesione. Risorse necessarie per iniziative di sviluppo come scrive, dopo un lunga introduzione, Giampiero Demeo referente del Centro Studi associazione Zona Franca Matera . Chiare quelle che sono le finalità degli accordi di coesione, ma al momento non si sa nulla dei possibili progetti o settori dove, come e per chi investire. Il nodo è qui. Aree produttive, da riconvertire, degradate, interne, le filiere (di moda) dell’energia, dell’ambiente, dell’innovazione o della ampia e omnicomprensiva filiera della sostenibilità tra gastronomia, turismo e pedalate? Attendiamo che la Regione tiri fuori i progetti, concreti, per gli accordi. E un invito va anche a Demeo e all’articolato Centro Studi della Zona Franca Matera, affinchè presenti proposte precise, con tanto di piano di investimenti e gestione sulle cose da fare. Può servire alla Regione a calibrare il che fare? Con chi ? E con quali ritorni….
LE RIFLESSIONI DI GIAMPIERO DEMEO
Da settembre ad oggi sono sei gli accordi per la coesione che sono stati sottoscritti tra Governo e Regioni. Sino ad oggi tutti al Nord a partire dalla Liguria, Marche, Veneto, Lazio, Lombardia ad arrivare a quello odierno del Piemonte. L’accordo per la coesione rappresenta lo strumento che successivamente alla ripartizione dei 32,4 miliardi di fondi per lo sviluppo e la coesione tra le varie regioni e province autonome disposta con delibera Cipess. I Fsc sono fondi addizionali e complementari a quelli previsti dal Fesr Fse Feamp della coesione della programmazione 2021-2027 e utilizzano lo strumento denominato “Accordo per la coesione” che rappresenta un passo essenziale per indirizzare in modo mirato e coordinato gli interventi di sviluppo sul territorio con una chiara ripartizione delle responsabilità e delle risorse finanziarie. Le caratteristiche salienti di ciascun accordo sono rappresentate da : Specificazione degli Interventi e linee di azione coerenti con i documenti di programmazione europea; Cronoprogrammi di Realizzazione; Impegni Reciproci e relative responsabilità;Piano Finanziario suddiviso per annualità con relativa opertura finanziaria; Sistema di Gestione e Controllo e monitoraggio per valutare l’efficacia e l’efficienza degli interventi in corso; Elenco e descrizione Interventi Finanziati;.
La Regione Basilicata a cui spetta quasi 1 miliardo sta lavorando nella definizione dell’Accordo, come riferito dall’Assessore Latronico Sono risorse importanti da impegnare entro il 2027 e da utilizzare entro il 2029 con un monitoraggio e una rendicontazione puntuale, pena il definaziamento e la riassegnazione ad altri da parte del Governo. A tutto ciò serviranno le circa centocinquanta risorse umane (che da un calcolo spetteranno alla Basilicata sul totale di 2200) che dovranno essere prenotate dagli enti regione province e comuni entro il 30 gennaio pv, per poi essere assunte a tempo indeterminato previo corso-concorso, finanziate con fondi comunitari sino al 31.12 2029 e che dal 1 gennaio 2030 dovranno essere messe a carico del bilancio autonomo degli enti. L’accordo per la coesione non può essere scollegato dalla programmazione strategica che riguarda le filiere strategiche con la connessa formazione delle competenze, che la Regione Basilicata sta aggiornando e che deve realizzare con un auspicabile partenariato pubblico privato indispensabile e indifferibile.
Giampiero De Meo
Centro Studi associazione Zona Franca Matera
