Sostituzione e uso improprio di identità, truffe, manipolazioni fino all’autolesionismo di internauti dalla personalità debole, narcistica, privacy come il segreto di ”Pulcinella” e con Authority che poco o nulla possono fare…se apriamo la porta agli sconosciuti, magari con l’esca di foto e dati sensibili che attirano pescicani di ogni risma. Il giornalista Giuseppe Balena, muovendosi con la maestosità e la circospezione della regina dei mari, ha scrutato i fondali dei meccanismi del potere che travolge e stravolge tra reale e virtuale la modernità del quotidiano dove la ”connessione” è un cordone ombelicale attraversato da pericoli, ma anche da opportunità.E per saperne di pìù su una consuetudine, che c’è sempre stata, circa i meccanismi sottili del potere di controllar tutto e tutti e di emarginare o punire quanti osavano non portare ” la testa all’ammasso”, ma continuando a pensarla con la propria, vale la pena leggere Il libro di Balena ” Il grande fratello ci guarda”. Il lavoro presentato presentato a Matera, purtroppo in una serata con altri eventi concomitanti, ha contribuito ad alimentare, come ci ha detto Giuseppe, interesse e quesiti sul tema,a cominciare dal ” come evitare” i pericoli della rete. Il libro lo dice e gli spunti venuti dalla interlocuzione del collega Pasquale Doria hanno confermato, che evitare di chinare il capo si può e di non rovinarsi la vita. Indifferenza, circospezione, restituire in maniera sottile pan per focaccia e con gli interessi, buon senso ma occhi e orecchie aperti anche quando il ”Pc” o lo smartphone sono spenti o quiescienti. Ma come? Il mare del web è lì i ”social” a cominciare da Facebook sono un porto di mare… Parola di Giuseppe Balena, che sulla blue whale (venuta dopo l’uscita del libro) ha le idee chiare e invita a non ingigantire un fenomeno, sì da attenzionare, ma che non è nelle dimensioni descritte dalla disinformazione spettacolare. Se i bambini vengono lasciate per ore nella solitudine del web senza controlli. Il problema è in famiglia e non solo. Altrimento l’occhio e le orecchie del Grande Fratello orwelliano terrà alte le note degli Eurythmics accanto alle immagini e le scene ”forti e subdole” del noto film ispirato a “1984”. Per il resto ”modus in rebus” e contattate anche sul web la Polizia Postale per tenervi aggiornati ed evitare di abboccare all’amo dei pescicani della rete…
LA FRASE ORWELLIANA CHE HA ISPIRATO IL LIBRO
«Fino a che non diventeranno coscienti del loro potere,
non saranno mai capaci di ribellarsi
e fino a che non si saranno liberati,
non diventeranno mai coscienti del loro potere».
Quando nel lontano 2006 ho deciso di iscrivermi a Facebook non immaginavo che un semplice gesto avrebbe potuto cambiare e influenzare la mia vita e quella di qualche miliardo di persone nel mondo. In quel periodo avevo appena riletto il romanzo 1984 di George Orwell. Una frase di quel libro mi era rimasta conficcata nel cervello e mi aveva sconvolto:
SINOSSI E CAPITOLI TRATTATI
Telecamere, navigatori satellitari, cellulari, smart tv, controllo delle transazioni commerciali e finanziarie: siamo forse tutti sotto controllo come profetizzava in 1984 George Orwell?
Lo scopo del libro è analizzare nel dettaglio le modalità di controllo esercitate nei confronti dei cittadini, in particolare le tecniche del controllo nella vita quotidiana e come queste siano subdole, invisibili ed enormemente estese.
L’autore rintraccia le origini della sorveglianza e del controllo nei confronti di tutti noi, arrivando a delineare la linea futura di avanzamento di questo processo, analizzando il ruolo preminente dello sviluppo tecnologico e l’intreccio controverso con le grandi multinazionali del settore.
Il testo è un viaggio nell’evoluzione della sorveglianza del cittadino effettuato dai poteri forti e dai grandi colossi commerciali. Dalla New Surveillance alle attività dell’NSA, fino alle vicende recenti di Wikileaks. Dalla tecnologia RFID al riconoscimento biologico; dal controllo effettuato tramite i social network fino allo sviluppo controverso del cosiddetto “Internet delle cose”.
Leggendo questo libro scoprirai:
il controllo di massa tramite la tecnologia
il controllo delle transazioni finanziarie e commerciali
i microchip e il controllo RFID nei prodotti di consumo e gli scenari futuri della deriva virtuale.
Indice
Introduzione
1. Profilo storico e inquadramento teorico
Quell’occhio che ti vede…
La lunga storia del controllo
Dal controllo moderno al controllo postmoderno
Il gioco
Il controllo e la sorveglianza
La New Surveillance
Le ragioni del controllo
I soggetti controllori
I soggetti controllati
2. È la privacy, bellezza!
Guardando attraverso il buco della serratura: il problema della privacy
Una legislazione troppo permissiva?
3. Il controllo e la sorveglianza pubblica
NSA: la sicurezza nazionale prima di tutto
Le altre strutture di controllo
Echelon: il grande orecchio del Grande Fratello
WikiLeaks e il Datagate
4. Il controllo e la sorveglianza “personale”
Microchip sottocutaneo: il controllo sul corpo umano
RFID: la rintracciabilità a tutti i costi
La tecnologia nfc
Le carte di credito
Le carte fedeltà
I nuovi documenti d’identità
Il riconoscimento biologico: il controllo tramite il corpo umano
5. Il controllo e la sorveglianza tecnologica
Il telefono cellulare non serve (solo) per telefonare
Le app degli smartphone
Internet: il posto giusto per cadere nella rete
Internet of Things (iot)
La smart life: vita intelligente per individui controllati
Smart tv
I Social Media
Le multinazionali del nuovo millennio
Apple: la mela del peccato?
Con i dati sulle nuvole…
Microsoft: un “sistema” sempre operativo
Sistemi di videosorveglianza: gli occhi del Grande Fratello
Webcam e la sorveglianza domestica
Il controllo satellitare
6. Gli imminenti scenari futuri
… E vissero tutti felici e controllati
Non è un gioco, non è finzione
Suggerimenti per resistere
Scenari (inquietanti) per l’imminente futuro
Conclusioni