Tre concetti nel titolo che annuncia una delle tante e lodevoli iniziative di Robeto ”Beberto” Linzalone per conoscere a fondo fatti, persone e personaggi della storia cittadina o che in qualche modo dall’arte all’imprenditoria hanno lasciato segni e simboli.
E con Ugo Annona, artista e docente d’arte, scomparso 25 anni fa, la cantina di ”per via orale” di via San Giovanni Vecchio riapre una pagina per alcuni dimenticata della memoria cittadina, che avrebbe meritato con altre figure un posto di rilievo nel cartellone di eventi e programmi culturali per il 2019. E Roberto lo fa domenica sera con Pasquale Rizzi, Franco Di Pede e Vincenzo Scavone, tre nomi noti della Prima Repubblica che il maestro lo hanno conosciuto e frequentato.
Alcuni hanno in casa opere originali o riproduzioni e sono fieri di ricordare Ugo così. Altri, e ci riferiamo ai giovani, possono ammirare presso la Biblioteca provinciale ”Tommaso Stigliani” i celebri mascheroni…Uno stimolo in più per rivalutare e conoscere a fondo l’opera del maestro, che ha incrociato – coincidenze- la sua strada artistica con la editrice Basilicata di Leonardo Sacco scomparso il 23 giugno. Si ritroveranno nel Paradiso della cultura, per riprendere una collaborazione interrotta.
A Roberto il compito di parlarne ancora e magari riferendosi a Carlo Levi, che ha conosciuto entramb.
L’INIZIATIVA DI DOMENICA 24 GIUGNO NELLA CANTINA DI PER VIA ORALE
Domenica 24 giugno 2018 alle ore 20 nella cantina ” per via orale ” al numero 111 di Via San Giovanni Vecchio, nei pressi dell’ex ospedale di Via San Rocco, Pasquale Rizzi parlerà di Ugo Annona, nato a Napoli nel 1925 e morto a Matera nel 1992. Interventi finali di Carlo Annona, Franco Di Pede, Vincenzo Scavone. Rizzi, nato a Matera nel 1944, ha operato come psicoanalista, testimoniera’ da amico dell’attività di Annona operatore culturale in una condizione cruciale della storia recente ma anche lontana di Matera e del territorio delle sua provincia.
Roberto Linzalone coordinerà per sottolineare il ruolo di precursore di Ugo Annona, un giovane artista cresciuto sotto la guida e gli stimoli di Eleonora Bracco direttrice del Regio Museo ” Domenico Ridola ” dal 1933 fino al 1961, in tempi di trasformazione sociale e culturale, quando vede la luce l’opera “arte di pastori” edito da “la scaletta”. Altro lavoro successivo dedicato al nostro patrimonio culturale da Ugo Annona è ” Matera Segni e simboli” edito da Basilicata editrice.
Un ruolo importante quelli di “maestro”, educatore di tanti allievi. La lunga frequentazione de “Il Bottegaccio” nella “sua via”quella delle Beccherie con macellai e ciddari da lui amati. Franco D Pede anticipatore di nuove forme dell’arte moderna, Aldo Gravina, Gennaro Fatiguso e tanti altri artisti. Questi nomi insieme a quelli di Ginetto Guerricchio, Carlo Levi, José Ortega, Peppino Appella, Nino Epifania, i nostri cartapestai Pentasuglia, Epifania, Niglio, Nicoletti saranno i suoi riferimenti costanti in un lavoro che lo porterà a lasciarci un enorme patrimonio che va tutelato e non più dimenticato della storia della nostra cultura.
