Recitare e scrivere poesie o affrontare il palcoscenico per curiosità, passione e,chissà, professione sono un obiettivo che il popolo materano dei poeti e degli attori affronta con piglio deciso,con un contributo concreto per la cultura e le produzioni culturali che si avviano per Matera 2019. I 20 anni dell’Associazione Matera Poesia celebrati all’Hotel San Domenico, tra declamazioni, interventi e premiazioni, ha messo in luce una bella vena espressiva e consolidato manifestazioni come ” Tre giorni di…versi” e il premio artistico letterario ”Una cartolina da Matera”.
Per l’occasione è stato sfogliato il volume ” Venti di poesia…e racconti” con un contributo simbolico dei versi di poeti (tanti, di tutte le età e sensibilità) dell’Associazione e dei racconti ” Cara Figlia” di Maria Antonietta D’Onofrio,”La Forza dell’anima ” di Mariangela Lisanti, ”Tra le magiche notte del kiss” di Filippo Radogna. La poesia per collegare le città capitali europei della cultura? Perchè no. Giriamo la proposa agli organizzatori perchè superino l’incrocio del Pino, che a Matera porta in viale Europa e in viale delle Nazioni Unite…aldilà delle rime e delle passioni che la poesia riserva agli animi sensibili e sofferti.
E a oltrepassare quell’incrocio sono chiamate anche le compagnie teatrale, che con diversi risultati, integrazioni, pause e accelerazioni di passo calcano le scene del teatro Duni ( dove la riattivazione dell’impianto di riscaldamento è una piacevole realtà, dopo l’effetto frigo della fine dello scorso anno) o del cinema Comunale. Finora il successo dei lavori dialettali o ispirati ai classici della tradizione napoletana o europea non hanno tovato finora la sponda…di una rappresentazione fuori sede, nemmeno nelle città sede di associazioni lucane o di comunità materane. Le forze vanno unite sia per affermarsi fuori, che per offrire d’estate un cartellone di rappresentazioni ai visitatori che frequentano i rioni Sassi. Altrove questo tipo di spettacoli sono una fissa e fanno parte dell’offerta di ”intrattenimento”, insieme a quella delle tradizioni e della cucina locale.
Giriamo la richiesta agli amministratori comunali, alla Fondazione ” Matera-Basilicata Matera 2019” e,naturalmente, alle compagnie affinchè favoriscano questo percorso con disponibilità e proposte. In questo fine settimana si sono esibite le Compagnia Talia Teatro, diretta da Antonio Montemurro, al cineteatro Comunale con il celebre lavoro eduardiano ‘’ Filumena Marturano’’. Un lavoro pregevole che abbiamo recensito in passato e che continua a far registrare consensi di pubblico. La compagnia teatrale Libero Teatro, al teatro Duni , ha portato in scena il lavoro “La dama di chez Maxime”, tratta dalla commedia omonima di Georges Feydeau. La versione di Libero Teatro, con la regia di Vita Malvaso, è recitata in italiano e vernacolo materano. Tra gli attori di punta figurano Antonio Stella, Carlo Gaudiano, Nunzia Rinandelli e Filomena Cancellaro.
La protagonista della commedia è la giovane e intrigante Lola, che in questa vicenda viene conosciuta come “La dama di chez Maxime” perché è nata e vissuta parecchi anni a Parigi, dove ha ballato in un famoso e storico locale, il “Maxime” . E qui ha conosciuto e ha perso la testa per un materano, pronto ad accompagnarla nella città dei Sassi. Lola per continuare a vivere a Matera ha trovato lavoro presso il locale “il locale “Massima Baldoria”, in cui intrattiene allegramente gli avventori. Poi prende corpo la commedia degli equivoci, con un lieto fine che accontenta tutti.
La terza compagnia che si esibisce è il gruppo teatrale “Tutto esaurito!”, che porta in scena domenica 21 febbraio al Duni la commedia in tre atti scritta e diretta da Francesco Sciannarella dal titolo “Se ci sei batti un colpo!”. Una storia ambientata nella Matera di oggi che gira attorno a delle improbabili sedute spiritiche, strumento adoperato delle sorelle Papapietro per raggirare poveri malcapitati e spillare loro soldi. Una storia moderna ed esilarante che prende spunto da fatti di cronaca che parlano di sedicenti maghi o stregoni, che truffano la povera gente. E chissà che non venga fuori una nuova replica della compagnia “Il Sipario’’ di Bruno Francione che ha portato in scena la commedia in vernacolo materano “Stèm di luss”. Un lavoro scritto da Bruno Nicola Francione,su soggetto di Pasquale Cancelliere, incentrata sulla vita e sulle condizioni di tanti arzilli vecchietti di una casa di riposo. Citiamo Skenè di Lello Chiacchio,che ha portato in scena a dicembre 2015 e nel gennaio scorso ‘’Matera e L’uomo della Mancha’’, un lavoro interessante sulla figura dell’artista spagnolo Josè Ortega che ha lasciato una impronta indelebile nella città dei Sassi durante il periodo di esilio.