Sorridiamo e riflettiamo, perchè il teatro, classico, brillante o sperimentale che sia, una parola, un messaggio lo lascia eccome. E tema e formula dell’ultimo lavoro di Talia Teatro “Tre Amer Schiand’ddet’…”, nel trentennale della nascita dell’associazione materana, non può che far allargare le braccia e aprire a storie che appartengono alla memoria del passato, tra miserie e nobiltà d’animo. Perché di quattrini in giro, per quanti vivono di sacrifici,sfortune, sogni e sofferenze ce ne sono stati sempre pochi. A contarli, nelle tasche di tre poveri cristi, saranno dall’8 al 10 marzo presso il Teatro nel Sasso di via Lombardi n.53, attori e attrici di Talia guidati da quell’anima mai doma come Antonio Montemurro, che tira dritto e punta volentieri dito e occhi contro “mediocri, ciucci e presuntuosi”, della cosa e della casa pubblica. E lo fa dalla parte degli “schiand’ddet” (oggi precari, cervelli in fuga, illusi e raggirati dalla parate delle pari opportunità, impossibilitati a curarsi al Madonna delle Grazie…dove non si è ottengono ne grazie e né giustizia). E lo fa ‘’amaramente’’ ma con tono liberatorio come Domenico Modugno, in quella canzone… in bianco e nero ” Tre somari e tre brigante” tratta dallo spettacolo ” Rinaldo in campo”. Loro sulla strada di Girgenti e Rafajèl (Raffaele), Chjtarìdd (Eustachio Chito) e Quanta m’nezz (quanta immondizia) in quelle dei rioni Sassi. Tre personaggi , tre poveri cristi o spiantati se preferite, del teatro di Peppino De Filippo e di Antonio Montemurro per descrivere in tre atti unici spaccati di vita che, piaccia o no, offrono briciole di saggezza, ironia, sacrifici. Tre , numero perfetto, come la Santissima Trinità in una società secolarizzata, che si affida alla storia di tre poveraccci per imboccare la porta del Paradiso, dopo una preghiera in terra ” P’ l’onm du Priaterj’’ , per le anime del Purgatorio.
LO SPETTACOLO ‘’Tre amèr schiand’ddèt’’ comprende tre atti unici
Rafajèl(Raffaele) da Peppino De Filippo
Raffaele Chiancone, suonatore ambulante, convinto di essere un ‘’genio della musica’’, nella certezza di raggiungere il successo in quest’ arte, rifiuta i lavori più umili. Un giorno …’’ un raggio di sole sembra rischiarare la sua casa grigia’’. Gli appare la via del successo e della ricchezza, fino a quando…
Chjtarìdd di Antonio Montemurro
Eustachio Chito, detto Chjtaridd per la sua bassa statura, è noto a Matera per la sua fama di brigante e assassino. Fu proprio così? Chi fu veramente Eustachio? Come visse? Perché uccise? Come mori? Cosa ci lascia la sua storia?
Quanta m’nnezz( Quanta immondizia) da Peppino De Filippo
Antonio Montemurro è un umile spazzino, da tutti ritenuto un povero cristo, un ingenuo, un uomo da nulla. Antonio trova per strada un portafogli pieno di soldi e ritiene suo dovere consegnare il portafogli al Direttore della Nettenza Urbana, perché lo restituisca al legittimo proprietario. Amici e parenti continuano a deriderlo, fino a quando…
INTERPRETI
Marco Amendolagine, Elisa Basile, Franco Burgi, Michele Caserta, Chiara Festa, Luca Galetta, Nicoletta Lionetti, Francesca Lospinuso, Antonio Montemurro, Luca Nicoletti, Francesco Palomba, Carmela Ramundo, Marta Romano,Anna Santarsia
Scene e costumi Elisa Basilie, Trucco e parrucco Paola Cancelliere, Audio e luci Michele Abbatino, Assistenza di scena Anna Santarsia, Attrezzeria di scena Chiara Festa,Organizzazione generale Mina Clemente, Aiuto regia Elisa Basile regia di Antonio Montemurro
PER PRENOTAZIONI E INFORMAZIONI
TEL 331/7995953