E ne abbiamo avuto conferma alla vernice, che Matera gli ha dedicato dopo 70 anni, con la mostra ” Vittorio Balsebre, la straordinaria forza dei Sassi di Matera” che gli diedero la spinta a continuare nella ricerca verso l’avanguardia. Un graffito, a segnare un uscio, un lamione e i tanti segni che l’uomo aveva lasciato nel vissuto degli antichi rioni di tufo. A parlarne, negli spazi espositivi della Banca Fideuram Intesa San Paolo, https://giornalemio.it/cultura/a-matera-omaggio-a-balsebre-artista-militante-del-900/ , il curatore e organizzatore della mostra Pierluigi Diso, che all’evento ci stava lavorando da tempo e che ha avuto la lungimiranza di mettere da parte tutto quanto poteva ”un giorno servire” a rendere omaggio a un maestro scomparso nel 2013, ma che ha gettato più di un ponte tra Matera e Lecce, Firenze e Roma.
Così ricordi personali, dello zio Franco Palumbo, tra i fondatori del circolo ”La Scaletta”e organizzatore della prima mostra su Balsebre, scritti, impressioni che accompagnano le opere in catalogo, di diverse epoche, che ne sintetizzano percorso, intuizioni e successo sono una mostra nella mostra, che invitano a rileggere e a ricercare uno dei precursori della riscoperta delle radici culturali di Matera, poi riconosciute con l’investitura a capitale europea della cultura 2019, come ha ricordato in un breve ricordo Raffaello De Ruggieri, che non ha bisogno di presentazioni…Mente lucida e ricordi e aneddoti alla mano di quel Vittorio Balsebre, ex impiegato della Prefettura, che a Matera mosse i primi passi d’artista e che visse gli ultimi anni della vita dipingendo e interloquendo con i giovani dell’Accademia, come ha ricordato Pierluigi Diso, anche lui ha un solido ponte tra Matera e il Salento. E non solo Pierluigi, anche sua moglie Mariangela Lisanti, che divide con lui la passione per l’arte. Ed è proprio vero quello che scrive su Balsebre.
” Le sue opere esercitano un forte potere attrattivo sullo spettatore, proprio per la loro capacità figurativa, espressiva, simbolica. In conclusione fantasia e rottura di schemi tradizionali permettono a questo artista libertà di espressione. Balsebre dipinge attingendo dalla propria tavolozza folgoranti tonalità capaci di trasmettere struggenti emozioni”. La mostra potrà essere vista fino all’11 luglio 2025 e poi il catalogo con le opere, gli scritti autografi di un artista che ha lasciato una impronta indelebile nell’arte di avanguardia, tanto da legarla a un timbro impregnato di colore azzurro come il cielo dei Sassi e il mare del Salento.
