venerdì, 7 Febbraio , 2025
HomeCulturaTEATRI DIFFUSI,UNA BALLATA PER CHI RESTA

TEATRI DIFFUSI,UNA BALLATA PER CHI RESTA

Teatri Diffusi continua a mietere consensi e a tenere alzato il sipario per quanti sanno apprezzare lavori e convincenti interpretazioni di tanti giovani attori della Basilicata, che hanno trasformato in palcoscenico spazi di vita quotidiana (piazze, slarghi, luoghi di lavoro e di cultura) destinati a fare scuola e a essere utilizzati anche in futuro.

Nella ricorrenza di San Francesco d’Assisi a Melfi, alle 17.30, nel giardino dell’ostello ”Il Tetto di via IV Novembre” sarà rappresentata ”Incoronata e lo sconosciuto, Ballata per chi resta” che ha come missione la creazione di ”un luogo in cui ricordo, memoria e testimonianza sul presente convergono; uno spazio-approdo dove storie di migranti che arrivano per il lavoro stagionale e storie di chi è partito, e parte ancora oggi per motivi di lavoro, si incontrano Incoronata e lo sconosciuto.

Ballata per chi parte e per chi resta, creazione collettiva che conclude il laboratorio teatrale curato da Gianluigi Gherzi. Il regista, in residenza artistica a Melfi presso lo spazio teatrale de L’Albero, restituirà domenica 4 ottobre alla città lucana l’esito di un intensivo percorso di formazione per attori under 35.

Lo spettacolo – riporta una nota- liberamente ispirato al libro di Alessandro Leogrande: “Uomini e caporali. Viaggio tra i nuovi schiavi nelle campagne del Sud” – sarà costruito sulla figura di Incoronata Di Nunno, bracciante agricola che dopo aver trovato il corpo di uno sconosciuto, sotto la terra delle campagne del Tavoliere delle Puglie, decide di dare dignità al corpo dell’uomo costruendo a proprie spese una tomba per “l’ignoto”.

Incoronata scoprirà più tardi che l’uomo era uno straniero arrivato ad Orta Nova in cerca di lavoro e che, proprio come lei, lavorava duramente nei campi. Regalare allo “sconosciuto” una lapide sarà, per la donna, un modo per dare identità a quel corpo senza nome.

L’atto di Incoronata porta tutta una comunità a interrogarsi sulle storie dei caduti nei campi, morti dalle dinamiche sospette, legate a condizioni disumane di lavoro, ma spesso archiviate, nel silenzio, come naturali.

Lo spettacolo, progettato come un dispositivo di partecipazione a stazioni, è il risultato di un’operazione drammaturgica che ordisce storie di vita personali, suggestioni legate al territorio lucano, parti di “Antigone” di Sofocle, frammenti audiovisivi, incursioni sonore. Esso, inoltre, prende ispirazione (oltre che  da “Uomini e caporali. Viaggio tra i nuovi schiavi nelle campagne del Sud” di Alessandro Leogrande, come già detto) da “Bilal il mio viaggio da infiltrato nel mercato dei nuovi schiavi” di Fabrizio Gatti.

Scopo della performance è creare uno spazio attivo della memoria che continui ad interrogare il presente, mantenendo alta l’attenzione su temi di stringente attualità come il diritto al lavoro e a condizioni di vita dignitose.

L’azione teatrale sarà l’evento conclusivo de “La fuga dei migranti” residenza artistica pensata come concatenamento di incontri che, dal 28 settembre al 4 ottobre, ha coinvolto cittadini di Melfi, gruppi artistici del territorio, mediatori culturali, gruppi di migranti, intellettuali, giornalisti e 20 giovani attori, provenienti da tutta Italia, impegnati in un percorso di narrazione del territorio ispirato alla figura dell’attore-autore – cardine della poetica e della didattica di Gherzi.

Gianluigi gherzi

CHI E’ GIANLUIGI GHERZI

Gianluigi Gherzi, scrittore, attore e regista teatrale, vincitore dei premi “Scenario” ed “ETI Stregagatto”, ha firmato testi e regie per alcuni dei più importanti gruppi di teatro e di ricerca italiani. Ha più volte portato l’esperienza del teatro e della scrittura all’interno di carceri, di centri sociali, scuole e comunità. Nel 2011 fonda a Milano il progetto “Teatro degli Incontri”.

cropped-011

COSA E’ “TEATRI DIFFUSI”

La residenza artistica fa parte di Teatri Diffusi, progetto pilota di formazione, promozione e divulgazione teatrale realizzato con il sostegno della Regione Basilicata, nato con l’obiettivo di favorire il confronto tra operatori culturali locali e artisti di rilevanza nazionale e di diffondere la conoscenza del teatro contemporaneo in luoghi caratterizzati un’offerta artistica limitata.
Promotore del progetto è IAC-Centro Arti Integrate, realtà materana che mette in atto processi di coinvolgimento e di partecipazione delle comunità attraverso il teatro, assieme ad altri partner sensibili alle finalità del progetto: la Compagnia de L’Albero di Melfi (PZ), l’Associazione L’Ambulante di Cagliari, in collaborazione con Idea Agorà di Fossano (TO) e la rete europea Circus Next. Se volete saperne di piùsito:  www.teatridiffusi.it Facebook:  www.facebook.com/teatridiffusie-mail:  info@teatridiffusi.it

RELATED ARTICLES

Rispondi

I più letti