E’ una frase -come abbiamo scritto in altre occasioni- che per quanti hanno letto, seguito e continua a farlo, l’opera dello scrittore, regista, artista friuliano è identitaria per indicare intuizioni, studi e passioni che portarono 60 anni a girare quel capolavoro della cinematografia che è ”Il Vangelo Secondo Matteo”. E figure come lo scrittore, fotografo, giornalista Domenico Notarangelo furono testimoni di quella esperienza, con un lascito documentale che domenica 29 settembre, saranno approfonditi e presentati a Ruvo di Puglia ( Bari) in occasione della mostra fotografica ” Quel sole ferocemente antico: volti, corpi, sguardi”. La nota dell’evento, organizzato da la Fondazione “Angelo Cesareo” e l’Associazione “Pasolini”- Archivio “D.Notarangelo” di Matera, offre spunti e motivazioni per raggiungere la collina di Pasolini di Serra Petrullo.
QUEL SOLE FEROCEMENTE ANTICO:
A 60 ANNI DAL “VANGELO SECONDO MATTEO” DI P.P.PASOLINI
Domenica 29 settembre, ore 18.00, presso la Collina di Pasolini- Radura dell’Arcobaleno di Serra Petrullo, contrada altopiano premurgiano di Ruvo di Puglia, la “Fondazione Angelo Cesareo” Ente Filantropico e l’Associazione “P.P.Pasolini”- Archivio “Domenico Notarangelo” di Matera, con il patrocinio del Comune di Ruvo di Puglia, inaugureranno, nel paesaggio della Serra premurgiana, la mostra fotografica “Quel sole ferocemente antico: volti, corpi, sguardi”.
A 60 anni dal film “Il Vangelo secondo Matteo” (1964) di P.P.Pasolini, istantanee e foto di scena di Domenico Notarangelo e Angelo Novi ci parleranno del capolavoro pasoliniano sulla figura e la vita del Cristo e di quel mondo in cui, significativamente, il film fu, in buona parte, girato: in quel Sud “arcaico” e in quegli arsi territori murgiani che si fanno poetiche, profonde espressioni e narrazione di antichi, pietrosi universi della civiltà contadina.
Con tale inaugurazione apriremo un progetto itinerante, artistico e multidisciplinare, di riflessioni e laboratori, sul film e il suo mondo culturale e storico. Vivrà, a cura del fiorista Franco Paparella, in una evocativa composizione floreale e narrativa con oggetti e simboli dell’interno mondo contadino.
Stefania De Toma, con le sue conoscenze e la sua sensibilità, ci guiderà nella attenta esplorazione della mostra tra suggestioni musicali e significative videoproiezioni (a cura di Peppe Notarangelo).
Ospite dell’evento Rossana Di Rocco che Pasolini chiamò ad interpretare, nel suo “Vangelo”, l’Angelo del Signore.
Vincenzo Mastropirro, lungo il percorso della mostra, col suo flauto, si farà interprete, nel paesaggio, di visioni sul tema.
La mostra fotografica di Serra Petrullo si pone in una ideale triangolazione espressiva e culturale con quella di Parigi, appena inaugurata presso l’Istituto di Cultura Italiana, e quella di Matera in programmazione.
L’ invito, con ingresso libero, può essere attentamente condiviso e partecipato.
Info
Mail: fondazioneangelocesareo@gmail.com
Tel: 3760272328