Ernesto Bassignano con la sua “Veniamo da lontano” è stato una delle colonne sonore che hanno costituito il sottofondo musicale di chi ha vissuto quella stagione 1960/1970 che ha visto un enorme coinvolgimento ed impegno popolare nella vita politica del Paese. Nel caso specifico, un orgoglioso inno dei militanti di quello che per antonomasia era “il partito“. Quel partito che, purtroppo, non è andato poi molto lontano. Anzi è stato liquidato in fretta e furia da una classe dirigente impaurita e poco lungimirante….con le conseguenti macerie che ci ritroviamo oggi di una sinistra inesistente. Ma tant’è! Lui, almeno, è andato lontano e vive ancora accanto a noi, nei nostri cuori. Come leggerete nella sua biografia più avanti, come tanti è sopravvissuto a tutto questo stravolgimento culturale-sociale politico, mantenendo in vita la sua vena artistica fino a questo nuovo album “Siamo il nostro tempo“. Quello di Ernesto Bassignano è un concerto che continua da oltre cinquant’anni, dunque, e oggi torna con la delicatezza e la poesia di un tempo antico. Con le sue canzoni che sono in fondo romanze senza tempo e che vengono dalla strada. Da incontri con sirene, dal suono del silenzio e dalla paura. Sono ansie e sentimento, grandi amori mai spenti. Per coloro che ancora leggono i copioni e sono capaci di ascoltare, mani nelle mani, voci da lontano. Immagini sfocate che sono ricordi presenti, sono urli e bandiere. Per un popolo al balcone che si è giocato l’anima ed il cuore. Tutto rima alla perfezione, tutto scorre come deve e va dove deve andare. Canzoni di un artista che molto ha dato alla musica e che mai si arrende a dire basta. Di questo ultimo lavoro (SIAMO IL NOSTRO TEMPO) lui stesso ha scritto: “Mai come oggi lo siamo. Volenti o nolenti. Nel bene e nel male. Direi tranquillamente più’ nel male. O almeno questa è la mia non esaltante sensazione di persona e artista reduce come tutti da anni di sottocultura, di micragna, di gente triste, di luoghi d’arte semivuoti, depressa e preoccupata. Figurarsi poi per un buontempone come me abituato da sempre all’attivismo, alla spensieratezza, ironia, alla ricerca della grande arte e delle “good vibrations” non solo musicali. Ebbene si, cari amici: il vostro vecchio Ernesto “Bax” Bassignano, ex “Bassigna” dei 70 ed ex Bassingher degli 80, giunto al suo ’11esimo album e a una ragguardevole età volata via, perso nei ricordi delle sue molte vite artistiche, non può che riflettere amaramente sul tempo: sul nostro tempo. Sul nostro mestiere di vivere ogni giorno più gramo e stento, senza esaltazione e con pochi sogni sempre più ridimensionati. Il risultato di questa sua riflessione sono 8 brani voce piano e fisa in compagnia del grande Edoardo Petretti e della grande Giovanna Famulari. Cose tanto semplici quanto raffinate e un tantino diverse dal solito mood da scuola genovese. C’è insomma un po’ di coraggio melodico e letterario in più, forse per evadere appunto dal tran tran che ci circonda. E ho detto tutto!”
Ecco la tracklist e il video del primo brano : Passera’ (4:20), Le voci della strada (3:46), Siamo il nostro tempo (4:04); Un altro inverno (4:14); Poer Nanu (2:38); Valzer (2:38); Cosa resta da sapere (2:36); Lo sai che sono qui (2:28).
Biografia
“Ernesto Bassignano nasce a Roma il 4 aprile del 1946, fa le scuole elementari, si trasferisce con la famiglia a Cuneo e li frequenta il liceo classico. Torna nella Capitale nel ’66 e abita a casa di Duilio Del Prete che lo introduce al mondo di Brel e della canzone d’autore nell’accezione più ampia della definizione. Comincia a frequentare l’effervescente ambiente del teatro e del cabaret dell’epoca. Studia scenografia all’Accademia di Belle Arti. Conosce Gian Maria Volontè e per tre anni fa, con il suo gruppo il “Teatro di Strada”, o di provocazione politica. Nel 1969 arriva anche al Folkstudio (lo storico locale nel cuore di Roma) e fonda con Giorgio Lo Cascio, Antonello Venditti e Francesco De Gregori “I giovani del folk”. Lavora per la direzione del Pc e comincia una serie infinita di feste de l’Unita’ , campagne elettorali e ogni altro tipo di spettacolo politico in tutto il Paese. Nel ‘79 entra nella redazione spettacoli de “Il paese sera” e fa il critico musicale fino all’89, anno della chiusura del giornale. Pubblica alcuni libri tra cui “Canzoni pennelli bandiere e supplì” (che poi è il riassunto delle sue infinite esperienze culturali). Lavora per la Radio Rai a Via Asiago sino a che viene assunto al Gr1 nel ’91. A Radio-Uno-Rai, dal 1999 al 2011, ha presentato, insieme al giornalista sportivo Ezio Luzzi, la trasmissione di satira sociale Ho perso il trend. Dal 19 settembre 2011 Ernesto Bassignano è in onda sull’emittente radiofonica romana Radio Città Futura con la trasmissione Radio bax, nel paese degli struzzi. Nella stagione 2012-2013 conduce sempre su Radio Città Futura la trasmissione Rodeo insieme con Pierluigi “Piji” Siciliani. Nella stagione 2014-2015 Bassignano torna a condurre Rodeo sempre con Pierluigi Siciliani, sempre dal lunedì al venerdì su Radio Città Futura. Nel 2016 ripubblica, con la casa editrice Les Flâneurs Edizioni, il suo romanzo autobiografico Canzoni, pennelli, bandiere e supplì. Ernesto Bassignano è attualmente un pensionato RAI, ma non hai mai dimenticato l’amata chitarra e di incidere un disco ogni tanto.”
TUTTI GLI ALBUM DI ERNESTO BASSIGNANO
1973 – Ma… (Ariston)
1975 – Moby Dick (RCA Italiana)
1983 – D’Essai (Hobby)
1985 – Bassingher (GV Music)
1989 – La luna e i falò (Hit)
2007 – Trend & Trend (CNI)
2009 – Aldilà del mare (Rai Trade)
2014 – Vita che torni (Joe&Joe)
2016 – Il grande Bax (Egea Music)
2019 – Il mestiere di vivere (Helikonia)
2020 – Bindi, Bassignano and friends (Azzurra Music)
2021 – Soldati, Arlecchini e Pierrot (Ondamusic)
2022 – Siamo il nostro tempo (L’Orto)
ERNESTO BASSIGNANO su facebook: https://www.facebook.com/ernesto.bassignano

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