venerdì, 18 Aprile , 2025
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Se poi tutto scoppia…non prendetevela con Skenè

Puo’ capitare e allora con ”chi te la vuoi prendere?” se certe cose non vanno ma se ti guardi dentro e intorno te ne fai una ragione e si riaccende la passione… E così quando la coppia è in crisi, non ci sono più gli stimoli di un tempo, o il partner raggiunge l’aldilà e allora serv0no un pizzico di fantasia e tanta volontà nel cambiare vita, magari utilizzando l’ ironia del giornalista e conduttore tv Maurizio Costanzo o dell’autrice teatrale francese Ginette Beauvais Garcin. E’ il suggerimento del nuovo lavoro ” …E poi tutto scoppia!” del Centro di cultura teatrale di Matera ” Skenè”, che sarà rappresentato sabato 9 giugno in Casa Cava , nei cartelloni estivi del Metapontino (il 5 agosto a Metaponto) e in altri contesti in corso di programmazione. La commedia, in due atti unici, Il clan delle vedove di Ginette Beauvais Garcin e Sentiamoci per Natale di Maurizio Costanzo, si inserisce nella ricerca del teatro di prosa e brillante della associazione animata dall’attore e regista Catello Chiacchio, alla ricerca di lavori e autori italiani e europei incentrati sull’attualità. E poi tutto scoppia per i temi e le situazioni trattate mette in luce scelte, comportamenti e filosofie, che invitano a recuperare la giusta dimensione della vita senza esasperazioni e con quel pizzico di ironia, utile a superare anche situazioni difficili. E’ il carpe diem oraziano? La pochezza d’animo degli uomini che alla fine si ravvedono con un ” ma ne vale la pena?” tra un innamoramento e l’altro. E le donne? Ne sanno una più di Belzebù…e anche per questo vi invitiamo a vedere uno

spettacolo da non perdere. Chissà che qualcuno non si riconosca tra vizi privati e pubbliche virtù, tra dimensioni reali e virtuali e magari con tutte le sorprese scoperte o spiatellate su facebook… Fatti vostri, se poi tutto scoppia!

LA SINOSSI DEI DUE LAVORI

Sentiamoci per Natale
Tutto succede nelle solite due camere e cucina, perché è lì, negli ambienti normali del vivere, che si consumano le tragedie del quotidiano. In scena sono un marito, una moglie e altri due personaggi che entrano nella storia come espedienti per lo sviluppo del rapporto della coppia. È una commedia senza l’ombra del lieto fine. Ciascuno se ne va per la sua strada, con la constatazione dell’ impossibilità di vivere in due. L’ uomo capisce di essere capace solo di innamoramenti, di storie dai tempi brevi. E lo capisce attraverso la donna, che è più capace di passioni e meno superficiale dell’ uomo.

Il Clan delle vedove
Una divertente commedia di …e poi tutto scoppia!!. Due atti unici: Il clan delle vedove di Ginette Beauvais Garcin e Sentiamoci per Natale di Maurizio Costanzo tutta, o quasi, al femminile dove tre vedove, scoprono la doppia vita tenuta ben nascosta dai loro cari estinti: figli illegittimi, amanti procaci e voraci, vizi e vizietti in menage paralleli. E alla fine le nostre tre protagoniste, capiscono che in fondo, essere vedove, non e’ poi del tutto spiacevole…

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1 commento

  1. Bene. il tema semper odierno et attuale. Risponde al “Problema del Nostro Tempo”. Avere et possedere la capacità di vivere il quotidiano, oggi. Grazie. Domenico

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