E’ in vendita presso tutte le librerie di Potenza e Matera (ma può essere richiesto anche tramite Amazon), pp. 242, Euro 18,00, l’edizione del 1954 di “E’ fatto giorno“, di Rocco Scotellaro, curata da Carlo Levi e che vinse il premio Viareggio. Lo si deve alla iniziativa della casa editrice Villani che, in occasione del centesimo anniversario della nascita del poeta (1923-1953), ha deciso di ripubblicare quella storica edizione, per la prima volta annotata e commentata dal professore Giovanni Caserta. A seguire una nota diffusa dall’Editore. “Quando Giovanni Caserta mi propose la pubblicazione di È fatto giorno di Rocco Scotellaro, edizione 1954, a cura di Carlo Levi, premio Viareggio, -scrive Franco Villani- accolsi subito la proposta. Sono passati settant’anni dalla pubblicazione, settant’anni dalla morte del poeta, cento anni dalla sua nascita. Alla pubblicazione del 1954 e al premio Viareggio fu dovuta l’esplosione del “caso” letterario di quell’anno e degli anni immediatamente successivi. Ma c’erano due altri motivi che mi facevano accettare la proposta. La prima ragione era nel fatto che nell’anno appena trascorso, il 2023, si sono celebrati sia il centenario della nascita, sia il settantesimo della morte del poeta. A noi è sembrato che, al solito, si è più onorata la figura del giovane impegnato in battaglie politiche e sociali, che non quella del poeta, che, dopo un primo decennio di presenza nella letteratura nazionale, via via è andato in declino, fino alla scomparsa dalle storie letterarie nazionali e dalle antologie, soprattutto scolastiche. Nessuno, in questo 2023, ha pensato di proporre l’edizione di È fatto giorno 1954, frutto di una attenta scelta e cura di Carlo Levi. Poteva essere una pertinente e utile operazione di rilancio. La seconda ragione è nel fatto che l’edizione 1954 viene da noi accompagnata, e diremmo sostenuta, con una attenta presentazione, illustrazione, commento ed interpretazione del testo, lirica dopo lirica. Caserta sa che la poesia, certamente più che la prosa, va letta, analizzata, commentata e annotata, cioè “spiegata” nel senso etimologico della parola, tanto più che la poesia contemporanea, a partire dal simbolismo, e, nel caso dell’Italia, da Pascoli, si è fatta sempre più “difficile”. Ma nessuno più che Caserta può fare opera del genere, essendo egli buon conoscitore della storia regionale e, in particolare, della cultura e della letteratura lucana, come stanno a testimoniare la sua vasta Storia della letteratura lucana, Osanna ed. 1993, e, presso di noi, il Disegno storico della letteratura lucana, 2020. Caserta è stato professore, anzi, come preferisce dire, insegnante, con l’ambizione di “segnare” dentro, cioè incidere nel testo e nell’animo del lettore. Come editore, ho ritenuto l’operazione coraggiosa, interessante e necessaria, oltre che degna di ogni generosa considerazione, nascendo essa dall’interno della regione, ad opera di uno studioso libero e competente, e ad opera di una piccola casa editrice, altrettanto libera, che, sin dalla sua nascita, ha voluto mettersi a disposizione della cultura e delle istanze che nascono e vengono soprattutto dalla regione.”

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