venerdì, 7 Febbraio , 2025
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Quanti ricordi nell’Almanacco materano del Muv…

…e nella foto di copertina, che riflette negli ottoni tirati a lucido le luminarie del 2 luglio per la festa della Bruna, è racchiusa una sinfonia di ricordi della storia di Matera che va ricordata e tramandata alle giovani generazioni. Ma anche a quanti dimenticano, per ignoranza, mediocrità, supponenza quale sia la vera anima di una città come Matera che resta provinciale (con tutti i limiti e le risorse che che questa dimensione prevede) nonostante sia stata Capitale europea della cultura 2019. E continua ad esserlo per un brand, quello di Matera 2019, che ha un valore internazionale davvero immenso. Partiamo dalle luci della festa e dalla passione dei soci del Museo virtuale della Memoria collettiva, che fanno riferimento a un reale spesso in bianco e nero di immagini con persone, personaggi, vicende, episodi di una città millenaria, dalla radici contadine e artigianali, che non vanno recise.

Merito di questo sodalizio e di appassionati come Nicola Laricchia, bersagliere tenace, che quando si mette qualcosa in testa la condivide con altri e la porta avanti fino in fondo, Come ha fatto con i giochi del passato: dal calendario del Materano al Mercante in fiera, dalle carte materane al gioco dell’Oca all’Almanacco. Quasi 180 pagine di storia, biografie e ricordi di personaggi dell’economia, della cultura, della religione, dello sport o di uomini e donne du ”v(i)c(i)nonz” dei vicinati dei Sassi, di piazze e strade dei rioni Sassi e del Centro che hanno lasciato un traccia indelebile nel cuore e nell’anima dei materani in Italia e all’estero. Citarli tutti toglierebbe il piacere della lettura, del ricordo e della scoperta nelle descrizioni fatte con tanta passione da Elena Baldassare, Nicola Laricchia, Milena Paolicelli, Riccardo Riccardi, Pasquale Doria che ha curato la presentazione ” Per un nuovo dialogo immaginario con un venditore di Almanacchi” e da Franco Martina… La pubblicazione è fatta per essere sfogliata tutto l’anno e per cercare quello che non c’è più o c’è ancora e chiede di essere trovato, apprezzato, mandato a memoria. E così proverbi, feste e folclore vanno avanti da gennaio a dicembre e a seguire… con ” i giorni che hanno fatto la storia, o quasi…” A cominciare dagli amministratori pubblici dal 1860 a oggi per passare alle ”storie di famiglie e persone che tutti ricorderanno”: da Maurizio Grieco, ”quel ragazzo che amava i Beatles, i Rolling Stones e il retail ” alla ”panna di Baldassarre”, da Vincenzo Morelli ”Michele la Stoppa” a Tommaso Niglio, per citarne alcuni.

Come ogni Almanacco che si rispetti (il pensiero va ai calendari di Frate Indovino) spazio ai ricordi sui rimedi naturali, i giochi dei passato, le proprietà di erbe, fiori e radici, a misteri e credenze, fino alla tradizione a tavola. Perchè la cultura di un popolo si apprezza nella convivialità della tavola. E qui foto e descrizioni sono una miniera di cose da sapere e vedere, quando incontrerete materani legati alla propria storia e che poco hanno a che fare con quel mondo senza ”nè amore e nè sapore” che è quello virtuale.
L’Almanacco, stampato dalla Tipografia Grafiche Castellano di Altamura (Bari) non poteva non avvalersi – per la trascrizione dei termini dialettali- dell’apporto di Angelo Sarra,di un esperto e materano verace, autore di pubblicazioni tematiche su Matera. E poi,dopo il saluto del sindaco Domenico Bennardi tra i fondatori del Muv, le foto di R. Scattino,G. Cozzolino ,M. Carbone, R.Evangelista, D. Fittipaldi, R.Genovese, N.Laricchia,R.Montanari, M. Masciandaro,F.Morelli,D. Notarangelo, F.Patellari, P.Pellegrini, E.Pinna,A.Sarra,N. Vinciguerra, M.Tommaselli, A. Viggiano. E quelle dagli archivi (C.Amendolagine-M.Giordano, G. Buonsanti, D.Notarangelo, Sarra-Bennardi, Sassiland, M- Masciandaro, E. Schiuma, N.Vinciguerra, E.Viti, Wiki Matera).
La presentazione dell’Almanacco è fissata per il 20 maggio ,alle 18.00, a Palazzo Lanfranchi. Nel frattempo potrete trovarlo in libreria e in edicola. Buona lettura.

ALCUNI SCATTI IN PIAZZA NEL SOLCO DEL RICORDO E DELL’AMICIZIA

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