Capita anche questo e la cosa ha attirato l’attenzione dei tanti visitatori che nel ponte dell’Immacolata sono nei rioni Sassi per il presepe vivente, organizzato dalla società Matera convention bureau. E la vista , in via Fiorentini, nella sede del sodalizio culturale ”Sax Barisano” di un presepe ”fatto in casa” con cartapesta, muschio, sassolini e tante scene di figuranti del mondo artigiano e contadino è di quelli che fa strabuzzare gli occhi, a cominciare dai bimbi. Merito di Aldo Montemurro, materano doc con il cognome più diffuso in città, che ha sistemato ”capase” grandi anfore in ceramica nella grotta quasi fossero una donazione dei Magi. Un presepe francescano nel solco della tradizione, che invita a soffermarsi sui particolari e ai ”lasciti” di opere pittoriche di quanti, artisti italiani e stranieri, qui sono passati volentieri. Tra questi il tedesco Joaquim ” Gioacchino” Klinger, il fotografo finlandese Peter Strebel, il medico artista Nicola D’Imperio e altri. Arte ma anche sapori, saperi e tanti altri aspetti che portano al natale contadino.
