sabato, 8 Febbraio , 2025
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Poesia calibro 12 nei versi di Nunzio Festa

Cartucce calibro 12 ”winchester” in copertina , caricate di amore, rabbia e protesta,per tenere a bada le armi dell’ipocrisia, delle divisioni e della sofferenza che puntano dritto a cuori, anime , menti e spiriti liberi di una umanità che si muove con timore, con circospezione, consapevole che un agguato puo’ essere dietro l’angolo. E tocca a Nunzio Festa, poeta pomaricano, tirare fuori un invito a bruciapelo nell’ultimo lavoro ” Spariamo ai mandanti” (edizioni IQdB) prima che lo facciano loro. Non è facile, a meno che – come fecero negli anni Settanta frange antisistema della lotta armata- non si decida di entrare in clandestinità. Ma quella fu una stagione di sangue, lutti e dissociazioni , irripetibile ma che ha lasciato tante pagine aperte proprio sui mandanti. Nunzio ci prova, magari con la benedizione non con la protezione di Sant’ Uberto, patrono dei cacciatori, ma con quella di San Michele Arcangelo che mette le ali (lo spot della Red Bull non c’entra) a quanti vogliano guardare oltre le immagini, le parole, le sensazioni giorno per giorno. E allora nel calendario festiano ci sono versi da appuntarsi o da puntare…per 31 giorni. Parole secche,talvolta in rima, con la mira giusta. Altre come una sventagliata di mitra che si inceppa, per poi ripartire. Come quella di ”Oggi 8” che recita ” Vita privata della lotta armata calata nell’isterico battagliar da fermo e in bilico”. Potrete trovarci dentro un pezzo di umanità o canticchiare le parole di una nota canzone di Franco Battiato ( al quale auguriamo di tornare presto a esibirsi) con il suo ricercare un ” Centro di gravità permanente…”. E ce n’è anche sui pescecani della globalizzazione , dei finanzieri di assalto e di sfruttatori d’ogni risma con ”Oggi 12” per i ” Pirati cattivi dei rimbalzi del capitale salgono scale segnate da denti poveri”. Ci piace ricordare, abbiamo subito pensato a lui, con Oggi 15 al cantautore ‘dissacrante” di Mola di Bari Enzo del Re…. ” Del Re la schiuma di mare, della militanza a mattanza finire”. Commenteremmo tutti i giorni del calendario festiano, che avrebbero meritato il corredo di un disegno, di una vignetta con le armi della satira o dell’ironia o del paradosso. ”A Margine” il bersaglio si fa più intenso, quasi fosse una battaglia con obiettivi centrati con il mirino o messi a fuoco con il binocolo, che qualche somaro confonde con il cannocchiale magari nel solco del detto latino ” Beati monoculi in terra ceacorum” (trad beato chi vede da un occhio nella terra dei ciechi). E cosi ”Attenzioni” è dedicata ad Andrea Di Consoli, ”Pizzicagnoli” a Mariolina Venezia, ”Prossimità e non” a Francesco Forlani con la precisazione ”dopo l’incontro nel quale m’ha visto fare alcol”e poi altre che vedono il poeta attingere a piene nelle forme e nelle sensazioni che promanano da umanità disperata o lungo gli itinerari contorti della vita: da ” Il luccichio dei fianchi” ad ”Afrin”, da ”Il discorso dalla Ricreazione a ”Visti vidi vidi visti”. Noi abbiamo letto , al coprifuoco, per via delle tante pallottole vaganti e ”vacanti” vuote di una Quaresima che, nel BelPaese, dura da troppo tempo. E qui i mandanti ci sono. Stanno li a decidere le sorti del popolo bue. Ma questo è un altro discorso che ci riporta ai briganti volutamente ignorate nel corso di Matera 2019…Rileggete la storia e la troverete disseminata non solo di pallottole e obici da cannone.

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