Ce n’è voluta e alla fine quella parte di Parco che annovera villaggi neolitici e altre testimonianze della preistoria e della protostoria, hanno avuto la giusta visibilità con i nuovi programmi di valorizzazione e con la tenacia di un appassionato come Vinicio Camerini, consigliere di amministrazione nell’Ente, che lavora in silenzio con coscienza e professionalità. Tanto da realizzare nel 1995, in passato insieme ad un altro appassionato come Gianfranco Lionetti, la pubblicazione ” Villaggi trincerati neolitici negli agri di Matera, Santeramo e Laterza” (Paternoster editore). Ora l’ Ente Parco Archeologico Storico Naturale delle Chiese Rupestri del Materano sta lavorando a recuperare ”identità” e ”peculiarità” della sua storia millenaria. E’ entrato a far parte dell’Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria (IIPP). Lo ha reso noto con un comunicato il presidente del Parco Giovanni Mianulli che ha fatto riferimento ai siti scoperti dall’archeologo Domenico Ridola nel ‘900 e a un progetto di valorizzazione avviato dall’Ente, che sarà rappresentato nell’Istituto di Preistoria dal consigliere Vinicio Camerini.”L’Ente Parco nell’ambito del progetto denominato “Matera Preistorica”, in corso di definizione e perfezionamento, – ha detto il presidente Giovanni Mianulli – sta predisponendo una programmazione ad ampio respiro in grado di valorizzare alcuni fra i più importanti e significativi siti preistorici presenti nel territorio del Parco . E’ al lavoro, allo stesso tempo, per mettere in circuito l’intero complesso dei villaggi trincerati neolitici materani mediante un’adeguata proposta di fruizione per quanti, appassionati di studi sulla preistoria o turisti, vengano a visitare la città di Matera ed il circostante territorio. L’adesione all’Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria (IIPP) consentirà -ha concluso il presidente. di arricchire le attività che l’Ente Parco Archeologico Storico Naturale delle Chiese Rupestri del Materano metterà in campo per la valorizzazione del patrimonio archeologico preistorico della città di Matera”.Bene. Attendiamo sviluppi. E magari la ripresa di studi sulla storia dell’uomo nel Parco , in attesa della riapertura del Museo archeologico ”Ridola” interessato da progetti di riqualificazione e riallistimento.
IL COMUNICATO STAMPA
L’Assemblea dell’Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria (IIPP) ha accolto all’unanimità la richiesta di adesione al proprio sodalizio formalizzata dall’Ente Parco Archeologico Storico Naturale delle Chiese Rupestri del Materano nell’aprile del 2024.
L’Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria (IIPP), ente morale con personalità giuridica, riunisce gli enti e gli studiosi che si occupano di Archeologia preistorica in Italia. Fondato nel 1954, i suoi soci comprendono singoli studiosi e istituzioni (Soprintendenze, Dipartimenti Universitari, Musei) impegnati nella tutela, nello studio e nella valorizzazione delle testimonianze preistoriche e protostoriche e delle discipline scientifiche che contribuiscono a migliorare la conoscenza del passato più remoto dell’uomo.
L’Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria (IIPP), attualmente diretto dal presidente Andrea Cardarelli, costituisce un polo di eccellenza per lo studio della preistoria e protostoria italiana, riconosciuto dal Ministero della Cultura e dal Ministero dell’Università e della Ricerca, che in parte contribuiscono a sostenerlo anche economicamente, insieme alla Regione Toscana e alla Fondazione CR Firenze.
L’Ente Parco Archeologico Storico Naturale delle Chiese Rupestri del Materano sarà rappresentato in seno all’assemblea dell’Istituto, quale socio ordinario, dal consigliere dell’Ente Vinicio Camerini. Con questo importante riconoscimento prosegue l’attività dell’Ente Parco finalizzata alla valorizzazione del patrimonio archeologico preistorico ubicato all’interno del perimetro del Parco mediante una articolata offerta culturale in grado di far emergere le enormi potenzialità rivenienti dal patrimonio paletnologico di cui il territorio materano è ricchissimo.
“In particolare, l’Ente Parco nell’ambito del progetto denominato “Matera Preistorica”, in corso di definizione e perfezionamento, – ha sottolineato il presidente Giovanni Mianulli – sta predisponendo una programmazione ad ampio respiro in grado di valorizzare alcuni fra i più importanti e significativi siti preistorici presenti nel territorio del Parco e, nel contempo, di mettere a circuito l’intero complesso dei villaggi trincerati neolitici materani mediante un’adeguata proposta di fruizione per quanti, appassionati di studi sulla preistoria o turisti, vengano a visitare la città di Matera ed il circostante territorio. In tal senso l’adesione all’Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria (IIPP) consentirà di arricchire le attività che l’Ente Parco Archeologico Storico Naturale delle Chiese Rupestri del Materano metterà in campo per la valorizzazione del patrimonio archeologico preistorico della città di Matera.”
