Tante aspettative, contatti con l’altra sponda del Mediterraneo, il Mezzogiorno e con le capitali prossime come Tirana e Barcellona che sono prossime alla cerimonia inaugurale per da capitale mediterranea e del dialogo. Matera ci tiene a far bella figura mobilitando tutte le risorse del territorio, con una cabina di regia che via via assumerà competenze e fondi per passare dalle buone intenzioni ai fatti. ”Per il 2026, Matera Capitale Mediterranea della Cultura e del Dialogo con Tetouan ( Marocco) svilupperà il programma culturale ”Terre Immerse”, un progetto che, ispirato alle profonde connessioni storiche e culturali del Mediterraneo, celebra il patrimonio di inclusività e dialogo della città”. E’ quanto ha annunciato Rita Orlando, direttore generale della Fondazione ”Matera- Basilicata 2019” fino al 15 dicembre ( ma la proroga è senz’altro dietro l’angolo, visto che il bando per ricoprire quell’incarico va chiuso) nel corso di una conferenza stampa, che ha visto la partecipazione tra gli altri del consigliere regionale con delega allo sport Michele Casino e a distanza del commissario prefettizio di Matera, Raffaele Ruberto. Da parte dell’esponente regionale sono venuti impegno a portare avanti un progetto, che la Regione sosterrà a pieno in tutti gli aspetti e che porterà benefici all’intera Basilicata. Mentre il commissario prefettizio ha indicato tra le possibilità di dialogo tra le sponde del Mediterraneo anche quello interreligioso, tra confessioni monoteiste. Percorsi e argomenti da valutare nel tempo , come ha ricordato Rita Orlando, e in relazione a quanto sarà possibile fare e sviluppare con continuità. Quanto al programma sarà caratterizzato da eventi culturali che coinvolgeranno scuole, università e partner artistici della regione euro-mediterranea, promuovendo il ruolo della città come centro di dialogo e cooperazione. Gli organizzatori,che hanno cominciato a lavorare con Tetouan, prevedono il coinvolgimento di altre città della Basilicata e del Mezzogiorno (come Taranto che ospiterà i giochi del Mediterraneo, Agrigento capitale italiana della cultura e Gibellina per l’arte) il coinvolgimento degli istituti italiani di cultura all’estero e di altre realtà che possono contribuire al dialogo tra le diverse sponde del Mediterraneo.
”Sul piano finanziario è stato previsto, al momento della candidatura, un impegno di spesa- ha precisato Rita Orando- di 700.000 euro, dei quali 500.000 a carico del Comune e il resto da privati”. Nel bando, al contrario di quanto era accaduto per la capitale europea della cultura 2019, non erano previsti finanziamenti per il titolo di capitale mediterranea e del dialogo. Del resto senza soldi, come ripete un antico adagio, non si canta messa. Ne sapremo di più nei prossimi mesi anche con il nuovo assetto organizzativo, anche questo in itinere, della Fondazione.Nel frattempo, lo riportiamo a titolo di curiosità, abbiamo apprezzato alcuni sapori della buona tavola mediterranea come i datteri, accanto a caffè e tè , dolci che possono rappresentare per la gastronomia un’altro settore di collaborazione tra Matera e Tetouan.
La candidatura di Matera, promossa dal Comune di Matera (giunta guidata dall’ex sindaco Domenico Bennardi) con il supporto della Fondazione Matera Basilicata 2019, https://giornalemio.it/cultura/matera-e-tetouan-marocco-capitali-mediterranee-2026-cultura-e-dialogo/ , rappresenta l’esito della partecipato al bando per le Capitali Mediterranee della Cultura e del Dialogo 2026, promosso dall’Unione per il Mediterraneo e dalla Fondazione Anna Lindh, due enti impegnati nella promozione del dialogo interculturale nella regione euro-mediterranea.