Nell’incertezza dell’evolversi dell’emergenza Coronavirus, Altrimedia Edizioni comunica di aver rinviato a data da destinarsi la presentazione del libro “Mai più indifesa” prevista l’8 marzo a Casa Cava a Matera.
“Mai più indifesa”, di Chiara Gambino e Giampaolo Salvatore, prefazione di Giancarlo Dimaggio, postfazione Lorenza Bianchetti, Altrimedia Edizioni (Matera, 2019), pag. 192, euro 18.00.
“Analizzare in modo semplice e accessibile i meccanismi psicologici che spingono inconsapevolmente molte donne a costruire e mantenere relazioni fonte di differenza e vittimizzanti; guidare queste donne verso soluzioni creative”: sono questi, gli impegnati scopi posti alla redazione del libro “Mai più indifesa”, scritto a quattro mani dalla psicologa e psicoterapeuta Chiara Gambino e dalla psichiatra e criminologo Giampaolo Salvatore.
La prima presentazione del volume s’è svolta l’8 novembre, a Roma, come apertura d’un tournée che vedrà tappe in diversi altri luoghi d’Italia; ché, innanzitutto, la pubblicazione sarà portata quale oggetto funzionale alla divulgazione d’un sapere ‘anti-machista’ a Pescara, Penne, Bracciano…
Il testo è strumento ulteriore rispetto al percorso di sostegno messo in atto con pratica d’una certa disciplina della rasserenamento e laboratori d’ascolto e condivisione di storie uniche, esemplari e rappresentative.
Ogni vicenda di sopraffazione del maschio sulla donna, è quel che serve per spiegare come evitare il ripetersi di questi drammi. Dal percorso. Alla possibilità di capire come leggersi per non farsi trattare da soggetto dominato e posseduto. Da merce, perfino.
“La tesi principale – s’apprende dalla presentazione dell’editore – è che entrare, spesso ripetutamente, in una relazione vittimizzante, o non riuscire a uscirne, dipende in larga misura dall’incapacità di comprendere le proprie emozioni e i propri desideri, e di utilizzarli come criteri per operare scelte e perseguire piani a breve e lungo termine. Questa incapacità individuale il più delle volte è dovuta a schemi di personalità appresi nel corso dello sviluppo personale a partire dai primi anni di attività. Questi schemi guidano inconsapevolmente il comportamento, generano un’immagine di sé negativa, fonte di sofferenza psicologica, e inibiscono l’agentività, con cui si intende la capacità di mettere a fuoco emozioni bisogni e desideri, e di considerare se stessi in diritto di tentare di realizzarli concretamente”.
La pubblicazione non è la prima del genere, per la piccola casa editrice materana; come, evidentemente, questo tipo di materiale è soltanto uno degli elementi necessari, purtroppo ancora, in un contesto troppe volte sporcato dal maschilismo che diviene pratica quotidiana. Pure in un passaggio occidentale che si autodefinisce superiore al resto del mondo conosciuto.
BREVE NOTA BIOGRAFICA
Nunzio Festa è nato a Matera, ha vissuto in Lucania, a Pomarico, poi in Lunigiana e Liguria, adesso vive in Romagna.
Giornalista, poeta, scrittore.
Collabora con LiguriaDay, L’Eco della Lunigiana, Città della Spezia, La Voce Apuana e d’altri spazi cartacei e telematici, tra i quali Books and other sorrows di Francesca Mazzucato, RadioA, RadioPoetanza e il Bollettino del Centro Lunigianese di Studi Danteschi; tra le altre cose, ha pubblicato articoli, poesie e racconti su diverse giornali, riviste e in varie antologie fra le quali: Focus-In, Liberazione, Mondo Basilicata, Civiltà Appennino, Liberalia, Il Quotidiano del Sud, Il Resto.
Per i Quaderni del Bardo ha pubblicato “Matera dei margini. Capitale Europea della Cultura 2019” e “Lucania senza santi. Poesia e narrativa dalla Basilicata”, oltre agli e-book su Scotellaro, Infantino e Mazzarone e sulle origini lucane di Lucio Antonio Vivaldi; più la raccolta poetica “Spariamo ai mandanti”, contenenti note di lettura d’Alessandra Peluso, Giovanna Giolla e Daìta Martinez e la raccolta poetica “Anatomia dello strazzo. D’inciampi e altri sospiri”, prefazione di Francesco Forlani, postfazione di Gisella Blanco e nota di Chiara Evangelista.
Ha dato alle stampe per Historica Edizioni “Matera. Vite scavate nella roccia” e “Matera Capitale. Vite scavate nella roccia”; come il saggio pubblicato prima per Malatempora e poi per Terra d’Ulivi “Basilicata. Lucania: terra dei boschi bruciati. Guida critica.”. Più i romanzi brevi, per esempio, “Farina di sole” (Senzapatria) e “Frutta, verdura e anime bollite” (Besa), con prefazione di Marino Magliani e “Il crepuscolo degli idioti (Besa).
Per le edizioni Il Foglio letterario, i racconti “Sempre dipingo e mi dipingo” e l’antologia poetica “Biamonti. La felicità dei margini. Dalla Lunigiana più grande del mondo”.
Per Arduino Sacco Editore “L’amore ai tempi dell’alta velocità”.
Per LietoColle, “Dieci brevissime apparizioni (brevi prose poetiche)”.
Tra le altre cose, la poesia per Altrimedia Edizioni del libro “Quello che non vedo” (con note critiche di Franco Arminio, Plinio Perilli, Francesco Forlani, Ivan Fedeli, Giuseppe Panella e Massimo Consoli) e il saggio breve “Dalla terra di Pomarico alla Rivoluzione. Vita di Niccola Fiorentino”.
Per Edizioni Efesto, “Chiarimenti della gioia”, libro di poesie con illustrazioni di Pietro Gurrado, note critiche di Gisella Blanco e Davide Pugnana.
Per WritersEditor, la biografia romanzata “Le strade della lingua. Vita e mente di Nunzio Gregorio Corso”.
Per le Edizioni Ensemble, il libro di poesie “L’impianto stellare dei paesi solari”, con prefazione di Gisella Blanco, postfazione di Davide Pugnana e fotografie di Maria Montano.
Per Bertoni Editore, il libro di poesie “Semplificazioni dai transiti sotto la coda di Trieste”.
Per Tarka Edizioni, il saggio narrativo “Ai piedi del mondo. Lunigiana e Basilicata sulle corde degli Appennini”.
Per BookTribu, il romanzo breve “Io devo andare, io devo restare”.