…Secoli fa, l’Italia degli Stati e Staterelli, ducati, principati e marchesati, che avevano una ragion d’essere per omogeneità e interessi, è in mostra con documenti, mappe, pergamene e video con un allestimento davvero interessante All’Archivio di Stato di Matera.
Il tema “Quando l’Italia non era Unita” , storia e personaggi degli Archivi di Stato” propone nella marea (immaginiamo) di atti selezionati aspetti legati alla Vita economica, all’Amministrazione della Giustizia, alla vita culturale, delle donne, della società e vita quotidiana preunitari.
Un lavoro prezioso, di qualità, allestito con la consueta competenza dalla Direzione generale degli Archivi- come riporta la nota ufficiale- che ha creato nella sede dell’Archivio di via Tommaso Stigliani – una pagina a tutto tondo del BelPaese fatta di usi, norme diversi fra loro. Pezzi unici..redatti a mano, con disegni, unità di misure raccolti in mappe, platee, volumi segnati dal tempo che sono un inno all’arte e alla bellezza.
E così partendo dai video a pianterreno e salendo al piano di sopra in una sala disegnata ex novo troviamo le teche da ”leggere” e ”sfogliare”, come i documenti di Basilicata : la Platea della Casa di San Francesco di Matera proveniente dall’Archiviio di Matera e la Pianta di Lagopesole dall’Archivio di Stato di Potenza.
Due ”perle” incastonate in un percorso, come riporta una esauriente brochure, che si riserva tante sorprese tra storia, tecnica, natura vicende personali e religiose. Come gli atti della corte marziale borbonica che nel 1844 condannò a morte i fratelli Bandiera, per l’insurrezione di Cosenza, e poi trucidati nel Vallone di Rovito.
Appassionati, storici e,auspichiamo studenti, troveranno tanti spunti per guardare al passato e capire il presente…. Un documento relativo alla amministrazione e gestione del Porto e del Molo di Girgenti (1836) proveniente da Agrigento, il Chabreo dei beni del Vescovano della Città d’Asti (1716) prov Asti, le Disposizioni del vicerè don Gonzalo Chacon Conte di Ortellana in merito alle frodi e il commercio illegale di tabacco (1 aprile 1720) dall’Archivio di Stato di Cagliari, la Supplica dello spiritaro Cesare Pace all’intendente per la restituzioe dell’alambicco sequestrato per poter riprendere l’attività di estrazione delle essenze di bergamotto dalle scorze (Reggio Calabria 1826) dall’Archivio di Reggio Calabria, la ” Raspa” del podestà e capitano di Belluno Lorenzo Bragadin (1554-1555) dall’Archivio di Belluno, la pianta Ostensiva delle sorgive e corso delle acque dello Zambrone dall’archivio di Stato di Catanzaro, l’atto di approvazione di revisione dello Statuto di Macerata (1432) archivio di Macerata, una maschera blu ”corpo del reato” nel processo per il ferimento a danno di Paolo Faedeo (1831) dall’Archivio di Stato d Vicenza, un artistico disegno a colori di Vincenzo Franco sul ”Bagno ed Ergastolo” dell’Isola di Santo Stefano (1842) dall’Archivio di Stato di Rieti, piantedi chiese, contratti, atti di lasciti di confraternite di varie epoche, preziosi Codice del 1669 custodito nell’Archivio di Stato di Venezia dell’epoca dei Dogi e Manoscritti del 1420 dall’Archivio di Stato di Torino.
Disegni (un torchio vinario del 1813) su mondo dell’enologia dall’archivio di Stato di Lecce, libri e schede sulle abitudini alimenari dei monaci benedettini di Catania (1792) e di Alghero (1696) provenienti dagli archivi catanese e sassarese. E non mancano preziosità vergate in ebraico e arabo riportare su pergamene, come un contratto di matrimonio del 1719 proveniente dall’Archivio di Stato di Reggio Emilia e in arabo con i rapporti che le città dell’Adriatico avevano con Instanbul (Costantinopoli).
La mostra, inserita nell’anno di Matera capitale europea della cultura 2019, si concluderà il 1 maggio 2020 ed è visitale anche con audioguida.
E per quella data, chissà, il glorioso Archivio di Stato ospitato nell’ex Cinema Quinto potrebbe avere una nuova sede presso l’ex Provveditorato agli Studi, edificio in abbandono e che Comune e Ministero- come annunciato nel corso della serata inaugurale https://giornalemio.it/cronaca/nuova-sede-per-larchivio-di-stato-di-matera/– intendono riqualificare per dare una sede moderna e funzionale alla Istituzione culturale.
LA NOTA DI PRESENTAZIONE
QUANDO L’ITALIA NON ERA UNITA
Storie e personaggi dagli Archivi di Stato
organizzata dalla Direzione Generale Archivi nel quadro delle iniziative per Matera Capitale Europea della Cultura 2019, grazie alla collaborazione di 16 Archivi di Stato.
La mostra, completata da una parte multimediale, è dedicata alla valorizzazione della documentazione prodotta dagli Stati preunitari in relazione a temi trasversali, che possono essere di immediato interesse anche per un pubblico non abituato a frequentare gli archivi e non specialista: l’amministrazione della giustizia,la vita economica, la vita quotidiana, la vita culturale, la vita delle donne. L’intento è quello di fornire uno spaccato dell’Italia che, attraverso contrattai ad artisti, mappe geologiche, atti di processi, pergamene miniate e, non ultimo, menu in uso nei conventi, svela al visitatore storie talvolta minori ma essenziali per la comprensione globale di un contesto storico che appartiene non solo alla storia italiana bensì a quella europea.
La mostra, che sarà aperta al pubblico fino al 1° maggio 2020,è stata realizzata grazie al contributo del Programma Operativo Complementare di azione e coesione PON 2014-2020, con il sostegno del Segretariato generale del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, l’apporto collaborativo del Segretariato regionale per la Basilicata, e con il patrocinio del Comune di Matera e della Fondazione Matera-Basilicata 2019.
L’esposizione è arricchita dalla gentile concessione di sedute
denominate “u strozz”, messe a disposizione per l’occasione da
CALIA Italia, Matera
Matera, dicembre 2019
