martedì, 29 Aprile , 2025
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Le pagine contro i regimi

Prima di diventare delatori da regime, prima che l’esercito delle finte esercitazioni con migliaia di militari in sfilata – dopo gli annunci e le prove generali e l’ipotesi tutt’altro che ipotetica – raggiunga il gruppo d’agenti di polizia municipale, polizia provinciale, carabinieri, poliziotti e finanza – a dare l’ultimo sigillo del controllo, lasceremmo un bacio grande e un immenso abbraccio alla Giornata Mondiale della Poesia il 21 marzo;

dovremmo, ancora, come ci si potrebbe dispiacere meglio e almeno molto più simbolicamente almeno delle morti e dei morti d’ogni giorno adesso pure per questa pandemia dei giorni nostri, caduti vicini e lontani, sopra sotto e oltre i balconcini, dentro e fuori canzoncine e inni buttati nel pentolone della banalità;

come si dovrebbe accogliere, subitaneamente, la proposta, già rilanciata da più parti d’altronde Andrea Di Consoli che vorrebbe il 23 marzo quale “Giornata Nazionale per Salvare l’Editoria”.

Dove, insomma, Andrea Di Consoli invita tutte e tutti ad “acquistare un libro presso il libraio di fiducia, se fa le consegne, oppure online o nei luoghi dove ci sono ancora delle librerie aperte…”: magari si facesse del Libro bene primario alla stregua del pane e similari…!

Allora, visto che in queste ore proprio tutti, come in qualche misura aveva previsto il semiologo italiano più famoso e la televisione aiuta ancora a rilanciare – seguendo la sua missione tra l’altro, si spendono (senza spender alcuna monetina) facendo finta di leggere libri dalla nascita e che ci vorrebbero in casa a seguire il loro falso esempio, proviamo a consigliare alcune letture dei ultimi testi che, anticipando un poco Andrea Di Consoli, avevamo già acquistato: “Rimbaud. La vita assente di un poeta dalla suole di vento”, di Renato Minore; “Il più grande artista del mondo dopo Adolf Hitler”, di Massimiliano Parente; “L’impuro folle”, di Roberto Calasso; “La lingua salvata. Storia di una giovinezza”, di Elias Canetti.

Piuttosto che stare insomma a prendere in qualche maniera in giro la peste, a piangere ancor più forte per le bare che quotidianamente cancellano esseri umani dal quadro delle loro famiglie e dal mare sporco delle nostre inquinate società dissociate, consiglierei queste pagine al fine di cercare di colmare intanto delle lacune personali.

Immaginando che altre e altri facciamo lo stesso. Magari per esser più preparati, a salvezza avvenuta.

Nunzio Festa
Nunzio Festa

BREVE NOTA BIOGRAFICA

Nunzio Festa è nato a Matera, ha vissuto in Lucania, a Pomarico, poi in Lunigiana e Liguria, adesso vive in Romagna.

Giornalista, poeta, scrittore.

Collabora con LiguriaDay, L'Eco della Lunigiana, Città della Spezia, La Voce Apuana e d'altri spazi cartacei e telematici, tra i quali Books and other sorrows di Francesca Mazzucato, RadioA, RadioPoetanza e il Bollettino del Centro Lunigianese di Studi Danteschi; tra le altre cose, ha pubblicato articoli, poesie e racconti su diverse giornali, riviste e in varie antologie fra le quali: Focus-In, Liberazione, Mondo Basilicata, Civiltà Appennino, Liberalia, Il Quotidiano del Sud, Il Resto.

Per i Quaderni del Bardo ha pubblicato “Matera dei margini. Capitale Europea della Cultura 2019” e “Lucania senza santi. Poesia e narrativa dalla Basilicata”, oltre agli e-book su Scotellaro, Infantino e Mazzarone e sulle origini lucane di Lucio Antonio Vivaldi; più la raccolta poetica “Spariamo ai mandanti”, contenenti note di lettura d'Alessandra Peluso, Giovanna Giolla e Daìta Martinez e la raccolta poetica “Anatomia dello strazzo. D'inciampi e altri sospiri”, prefazione di Francesco Forlani, postfazione di Gisella Blanco e nota di Chiara Evangelista.

Ha dato alle stampe per Historica Edizioni “Matera. Vite scavate nella roccia” e “Matera Capitale. Vite scavate nella roccia”; come il saggio pubblicato prima per Malatempora e poi per Terra d'Ulivi “Basilicata. Lucania: terra dei boschi bruciati. Guida critica.”. Più i romanzi brevi, per esempio, “Farina di sole” (Senzapatria) e “Frutta, verdura e anime bollite” (Besa), con prefazione di Marino Magliani e “Il crepuscolo degli idioti (Besa).

Per le edizioni Il Foglio letterario, i racconti “Sempre dipingo e mi dipingo” e l'antologia poetica “Biamonti. La felicità dei margini. Dalla Lunigiana più grande del mondo”.

Per Arduino Sacco Editore “L'amore ai tempi dell'alta velocità”.

Per LietoColle, “Dieci brevissime apparizioni (brevi prose poetiche)”.

Tra le altre cose, la poesia per Altrimedia Edizioni del libro “Quello che non vedo” (con note critiche di Franco Arminio, Plinio Perilli, Francesco Forlani, Ivan Fedeli, Giuseppe Panella e Massimo Consoli) e il saggio breve “Dalla terra di Pomarico alla Rivoluzione. Vita di Niccola Fiorentino”.

Per Edizioni Efesto, “Chiarimenti della gioia”, libro di poesie con illustrazioni di Pietro Gurrado, note critiche di Gisella Blanco e Davide Pugnana.

Per WritersEditor, la biografia romanzata “Le strade della lingua. Vita e mente di Nunzio Gregorio Corso”.

Per le Edizioni Ensemble, il libro di poesie “L'impianto stellare dei paesi solari”, con prefazione di Gisella Blanco, postfazione di Davide Pugnana e fotografie di Maria Montano.

Per Bertoni Editore, il libro di poesie “Semplificazioni dai transiti sotto la coda di Trieste”.

Per Tarka Edizioni, il saggio narrativo “Ai piedi del mondo. Lunigiana e Basilicata sulle corde degli Appennini”.

Per BookTribu, il romanzo breve “Io devo andare, io devo restare”.

nunziofesta81@gmail.com.

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