Volo, idraulica,meccanica, moduli interattivi disegnati e realizzati da un personaggio vulcanico come Leonardo da Vinci, scienziato e artista, che da sinistra a destra (come la sua scrittura) dalla materia all’impalpabile leggerezza dell’essere…. allo stesso tempo ingegno e natura…. seppe descrivere nell’Italia del Rinascimento una pagina importante dell’età moderna, tra innovazione e ricerca. E quelle creazioni, ‘’le macchine’’ di Leonardo sono a Matera a partire dal 3 marzo e fino al 30 giugno 2016 per essere toccate, provate e chissà ‘’modello’’ potenziale per prototipi e intuizioni per novelli inventori, artisti impegnati e cultori del bello. Anche questo è Matera 2019.
Abbiamo già visto mostre su Leonardo in Italia e all’estero e il fascino di quelle realizzazioni resta intatto. Materani e turisti potranno vederne tante e di diversa fattezza nelle sale dell’ex ospedale di piazza San Rocco a partire da Giovedì 3 marzo 2016.
Alle 17.00, sarà inaugurata la mostra “Le Macchine di Leonardo – Genio del Bene..nei Sassi di Matera”, realizzata dalla Tappeto Volante di Domenico Maria Corrado, in collaborazione con la Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio della Basilicata.
“Diverse -riporta una nota – le macchine inventate dallo sconfinato genio toscano, tra le quali le famosissime macchine per il volo, il paracadute, una bicicletta, una sega idraulica, saranno esposte nell’ex Ospedale S. Rocco, in piazza S.Giovanni. Tutte le macchine sono funzionanti e potranno essere toccate e maneggiate: ciò consentirà al visitatore di vivere un’intensa esperienza percettiva sensoriale che attiverà singolari meccanismi emotivi e cognitivi.
In esposizione saranno, inoltre, alcune riproduzioni delle opere più importanti di Leonardo da Vinci, nonché le copie di alcuni codici. Lo stesso Leonardo da ‘’cicerone” accompagnerà i visitatori alla scoperta non solo delle sue mirabolanti invenzioni, precursori della moderna meccanica, ma anche della sua strabiliante vita, attraverso gli eventi che ne hanno caratterizzato l’esistenza.
Non solo un Genio, dunque, ma soprattutto un uomo, che incarnò appieno lo spirito del suo tempo, diventando egli stesso il simbolo del Rinascimento Italiano nel mondo.
La PRENOTAZIONE è OBBLIGATORIA
081 863 1581 – 339 1888611
info@tappetovolante.org
www.tappetovolante.org
COSTO BIGLIETTI
Intero € 8,00 Leonardo – € 6,00 Visita ai Sassi – Biglietto Combinato € 12,00
Ridotto junior (da 3 ai 10 anni) e Ridotto scuole:
€ 6,00 Leonardo – € 5,00 Visita ai Sassi – Biglietto Combinato ridotto € 10,00
(è prevista la gratuità per gli insegnanti, una ogni 15 studenti paganti)
I docenti muniti del tesserino della pubblica istruzione hanno diritto allo sconto del 20%
E Ferula Viaggi, impegnata nell’offerta del turismo sostenibile, evidenzia –in una nota – il contesto e le motivazioni legate a una mostra ospitata in un luogo unico – i rioni Sassi- dove inventiva e tenacia dell’uomo delle civiltà contadina e rupestre a quella del Rinascimento. Un fattore di buon auspicio per il “Rinascimento’’ tanto atteso dal progetto Matera 2019.
Negli ultimi decenni, i Sassi di Matera – scrive Ferula Viaggi sono diventati una destinazione famosa tra cineasti e viaggiatori che, tuttavia, spesso si avvicinano a questo magnifico luogo senza essere completamente consapevoli di cosa rappresenti e perché, nel 1993, sia stato il primo sito del sud Italia ad essere dichiarato “Patrimonio Mondiale dell’Umanità” dall’Unesco. Di conseguenza, alcuni visitatori dedicano troppo poco tempo alla scoperta di Matera e vanno via perdendo l’occasione di visitare gli angoli più suggestivi di un luogo tra i più antichi e affascinanti al mondo.
Conoscere i Sassi di Matera significa coglierne l’essenza, scoprirne la storia e le tradizioni dall'”interno”, comprendendo al tempo stesso i valori che hanno portato i loro antichi abitanti a creare un sistema-città in piena armonia con la Natura e nel rispetto dell’ecosistema. Per percepire “l’anima dei Sassi” e comprendere perché si siano fregiati di questo prestigioso riconoscimento, è opportuno partire proprio dalla definizione utilizzata dall’Unesco per descriverli: “questo è il più eccezionale ed intatto esempio d’insediamento trogloditico nella regione mediterranea, perfettamente adattato al proprio terreno ed ecosistema. Il primo insediamento risale al Paleolitico, mentre i successivi illustrano un numero significativo di fasi della storia umana”. Dunque, i Sassi rappresentano, prima di tutto, l’esempio più significativo di nucleo urbano scavato nella roccia, testimoniando in maniera continuativa “l’arte del vivere in grotta” dal Paleolitico ai giorni nostri. Tra i Sassi e il Parco della Murgia materana si contano oltre 150 chiese rupestri, alcune delle quali sono semplici eremi, altre sono laure e altre ancora complessi cenobitici sviluppati su più livelli.
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Leonardo (1452-1519) nato a Vinci e Michelangelo Buonarroti (1475-1564) nato a Caprese nella Val Tiberina, territorio della Repubblica fiorentina. A ventitré anni e novanta chilometri di distanza, con la città di Firenze in mezzo. Come due satelliti orbiteranno sempre intorno al capoluogo toscano, per planare alla fine, Leonardo in Francia dal re Francesco I, e Michelangelo a Roma dal Papa. Di comune avevano il genio, il patrimonio culturale della Firenze rinascimentale, e un volto somigliante al termine della vita. Sebbene il genio abbia sempre qualcosa di misterioso nella sua genesi e nelle sue manifestazioni. Il loro genio, pur manifestandosi in modo differente, si esprimeva spesso attraverso processi ricorsivi. Il moltiplicarsi dell’immagine di un oggetto posto tra due specchi piani paralleli, ne è una tipica situazione. Effetto ottico che i geni, in vari modi, a volte ricreano nelle loro opere. Era stato cosi anche per Filippo Brunelleschi (1377 1446) uno dei padri del Rinascimento, il geniale progettista e costruttore della cupola del Duomo fiorentino. Alcune considerazioni sul genio di Leonardo e Michelangelo sono evidenti, altre volte sono basate su interpretazioni. Del resto, dei quadri rinascimentali non abbiamo quasi mai un’esauriente descrizione, o anche solo parziale da parte degli autori. Caratteristica peculiare di questo tipo di genialità è il prodursi, in modo quasi magico, del non finito in campo artistico. Avviene quando l’immagine dell’oggetto tra i due specchi piani non è compiuta definitivamente, ma è completata dalle infinite riflessioni, poste magari nella mente dell’osservatore. Il non finito nell’arte nasce con le statue di Michelangelo, e con l’elaborazione critica che ne fece il pittore, scultore e soprattutto biografo Giorgio Vasari (1511-1574). Ma lo ritroviamo anche nelle opere di Leonardo. Trovarsi spesso in una camera degli specchi è pericoloso per la sanità della mente. In questo caso a smarrirsi non è la coscienza, ma l’identità sessuale. Molte figure dei due artisti hanno un carattere androgino. Cfr- ebook/Kindle. Leonardo e Michelangelo: vita e opere