domenica, 1 Dicembre , 2024
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Le dittature serrano i cuori…E Bisi ricorda Becciolini, trucidato nella ‘’Notte di San Bartolomeo’’

Stefano Bisi, giornalista, ed ex gran maestro del Grande Oriente d’Italia, venuto in più occasioni a Matera non ha perso la buona abitudine di scrivere, ricordare, con obiettività e tanta passione, di concetti come libertà, rispetto delle idee altrui – senza pregiudizio alcuno- che sono il fondamento della civile convivenza e della crescita dei popoli. Ne è la conferma l’ultimo libro ‘’ Le dittature serrano i cuori. L’omicidio di Giovanni Becciolini e la furia fascista nella notte di San Bartolomeo’’, che sarà presentato a Siena nelle ‘’ Stanze della memoria’’ venerdì 29 novembre.

Un lavoro di narrazione, descrizione, profondo- a leggere quanto riportato in una intervista dallo stesso Bisi sul sito del G.o.i https://www.grandeoriente.it/le-dittature-serrano-i-cuori-agipress/ che riapre antiche ferite, quelle delle persecuzioni del Fascismo contro la Massoneria, tra intolleranza, episodi di violenza e di ‘’resistenza’’ a una stagione buia della storia del BelPaese, che sarebbe passata dopo tanti sacrifici.

E quella di Giovanni Becciolini è tra questo. Becciolini era repubblicano, massone e antifascista e venne trucidato a Firenze nella “Notte di San Bartolomeo” il 3 ottobre del 1925. E Stefano Bisi ha riaperto quelle pagine, dopo aver letto ‘’ Il Romanzo dei Becciolini’’ che racchiude le vite della moglie Vincenza Di Mauro e del figlio Bruno, costretti a rifugiarsi all’estero. Resta l’eredità di quel martire, riportata con un epitaffio sulla tomba al cimitero di Trespiano (Firenze): “Ucciso nell’adempimento di un alto dovere di fraterna solidarietà in un triste ritorno di oscura barbarie da questa tomba che ne racchiude le spoglie mortali ammonisce i viventi che le dittature serrano i cuori ad ogni nobile sentimento e che solo nella libertà e la serenità e la gioia del vivere la certezza nel divenire delle genti”. Da non dimenticare anche oggi con i tentativi subdoli o palesi di ridimensionare libertà o di riportare, ma con tanta ipocrisia e ignoranza, al pensiero unico che tanti danni ha procurato in passato al nostro Paese e al mondo Occidentale.

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