sabato, 24 Maggio , 2025
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La Pasqua di oggi e la Pasqua del 1947 di Scotellaro

Oggi Giovedì Santo, visita ai “sepolcri”, campane mute, lavaggio dei piedi. Si entra nel cuore vivo della Passione, una volta in consonanza con la sofferenza umana, soprattutto al Sud, nel popolo contadino, presso le mamme, che sentivano come proprio il dolore della Addolorata. Ecco una poesia di Rocco Scotellaro, che partecipava attivamente ai riti di Pasqua: Pasqua ‘ 47.

In questo sole acceso sui torrenti

il bosco ci scintilla di primule e viole

eil vento ora fa suono tra le fronde

ora i pastori  risoffiano le zampogne. 

Oh quest’oggi gli uomini redenti 

(c’è un treppiedi ricolmo

di tutti i cibi  mancati dell’inverno)

ecco  sanno baciarsi  nelle strade

e di lontano  riconoscersi fratelli.

Tu babbo di là dai pini che mi dici?

Non posso più baciarti la mano del sangue

né chiederti bene ginocchioni

ed averne due soldi nella giubba.

La bacio ai tuoi compagni ciabattini

ché  so che sei contento .

Bevo oggi con loro che non hanno

vino, bastevole per dissetarsi.

E così vedo che risusciti anche te

con tutti  i morti della terra

nel pianto della mamma

avanti il fumo del primo piatto.

E sento il dolore della miseria

dei servi ammessi ai tavoli

nelle case dei padroni, oggi.

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