Matera ha aggiunto un nuovo tassello al grande puzzle culturale che compone la città. L’apertura della Casa Ortega, un edificio restaurato seguendo l’idea dell’artista spagnolo che visse a Matera (dal 1973) da esule durante la dittatura franchista.
Proprio qui, nel suo laboratorio presso il Circolo Culturale “La Scaletta”, l’artista iberico, sperimentò nuove tecniche nello scolpire bassorilievi e nell’utilizzo innovativo della cartapesta esaltando nella sua ispirazione artistica il prodotto artigianale più popolare e più emblematico della città dei Sassi quale quello della cartapesta.
Oggi quella abitazione, un palazzotto nel cuore del Sasso Barisano che negli anni 70 venne in parte acquistato direttamente dall’artista spagnolo e, dopo la sua morte, donato dai suoi eredi alla Fondazione Zétema con il vincolo di destinazione museale, fungerà non solo da museo ma da laboratorio permanente per il recupero e la valorizzazione delle arti applicate e della storia della tradizione mediterranea.
E proprio in questa affascinante abitazione di 250 metri quadrati che sorge nella parte alta degli antichi rioni di tufo e che nella sua parte esposta a Nord, domina a strapiombo il torrente Gravina, che sono da qualche giorno esposti 20 dei 33 bassorilievi policromi in cartapesta (cm. 130×130) che l’artista donò al circolo La Scaletta dopo l’esperienza materana.
Quadri incentrati sui cicli pittorici ”Passarono” e ”Morte Nascita” appesi alle pareti di un “museo” insolito i cui ambienti riproducono spazi di vita domestica e di incontro. Il tutto condito dalla magia del tufo e dalla vista mozzafiato degli antichi rioni dei Sassi, che si gode dai due terrazzini.
Dopo l’inaugurazione ufficiale di domenica scorsa la Casa di Ortega sarà visitabile, da Gennaio, dopo l’espletamento delle ultime procedure burocratiche, nei fine settimana e successivamente tutti i giorni con un biglietto unico, che comprende il Musma e la Cripta del Peccato Originale.
Giornalista freelance . Tra le collaborazioni, Il Quotidiano della Basilicata, Avvenire, Il Fenotipo (periodico dell’Avis Basilicata), Fermenti (periodico Diocesi di Tricarico), Infooggi.