Da qualche giorno, è attiva su questo blog, la partecipazione del collega vignettista, Mario Bochicchio. Non molto tempo fa, in occasione di un concorso mi capitò di intervistarlo per una testata locale. Da allora lo seguo ancora più volentieri e ritrovarlo su Giornalemio.it che spesso ospita i miei articoli, è davvero un piacere.
Poliedrico artista potentino, grafico pubblicitario, pittore, giornalista, ma soprattutto vignettista satirico, che negli anni ha guadagnato posti d’onore su testate nazionali di tutto rispetto.
Da L’Unità, a Il Foglio, da Il Sole 24 Ore, a Libero, con cui, tra l’altro, ha collaborato per più di due anni, oltre alle numerose apparizioni su periodici locali cartacei e online, continua a farci sorridere e riflettere con la sua satira arguta e intelligente.
Una passione che ha iniziato a coltivare sin da piccolo tra i banchi di scuola, quando per gioco usava il gessetto per divertire i compagni, attraverso simpatiche caricature. Un amore che si è trasformato, negli anni, in una “professione”, densa di riconoscimenti e soddisfazioni.
Un artista sensibile che riesce, attraverso la semplicità del disegno e le regole della scrittura a raccontare, divertire, spaventare, inventare, commuovere, stimolare la riflessione anche su tematiche di particolare importanza.
Alcune sue opere hanno partecipato a prestigiosi concorsi, tra cui “una vignetta per l’Europa”, bandito dalla rappresentanza in Italia della Commissione Europea in collaborazione con il sito web “www.Presseurop.eu/it” e la rivista italiana “Internazionale”. A lui e ad altri 47 vignettisti selezionati tra il panorama internazionale fu chiesto di stimolare l’interesse dei cittadini sulle politiche europee, utilizzando il disegno per rappresentare con ironia le azioni più significative della nostra storia. In quella occasione il tema prescelto fu quello della pace.
Lo ritrovo oggi per riprendere da dove ci eravamo lasciati e scopro con piacere che meno di un anno fa ha avuto un riconoscimento prestigioso al Festival dell’Economia di Trento. Si è classificato terzo su 550 vignettisti di 42 Stati, conquistando il podio con una vignetta sulla crisi economica.
Ma non è tutto, le sue vignette e la sua satira sono approdate a Milano, al Museo del Fumetto e in programmi televisivi noti al pubblico, quali Omnibus (La7), Ballarò (Rai3) e “Detto Fatto” (Rai2).
Un artista vero ed onesto, apprezzato soprattutto per la sua voglia di essere “super partes” nel suo modo di fare satira e di raccontare attraverso le immagini. Una porta verso un mondo comunicativo affascinante e meditativo, che ben si colloca nella nostra modernità di relazioni veloci ed informazioni immediate, in cui abbiamo bisogno di pensare alla quotidianità con il sorriso ed una serena filosofia.
Ci salutiamo così, dopo una intensa chiacchierata, con la sua paura di non avermi raccontato tutto e una certezza, che tutte le parole di questo testo non saranno sufficienti per descriverlo.