martedì, 29 Aprile , 2025
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Il diario Andrea Di Consoli

Diario dello smarrimento”, d’Andrea Di Consoli, Innschibboleth Edizioni (Roma, 2019), pag. 169, euro 15.00.

Innamorati come siam stati, siam e saremo de “Il padre degli animali” (Rizzoli, 2007), ogni volta e tutte le volte che esce un nuovo libro del mio Andrea Di Consoli, c’affrettiamo – affanniamo – per leggerlo subito; prima che lettrici e lettori meno romantici e sentimentali faccian far le capriole alle sue parole. E curiosi, poi, di sapere se abbia finalmente privilegiato il ritorno pieno al lirismo, piuttosto che agire in altri campi dell’elaborazione in forma di stile-pensiero.

“Diario dello smarrimento”, edito da una piccola casa editrice romana già qualche mese fa e nella collana diretta dal critico Filippo La Porta, fin dal titolo, fin dal titolo (evidentemente) è il nostro nuovo estremo stupore.

Intanto perché se nelle pagine dove tra l’altro per il sottoscritto a volte siamo alla rilettura, Di Consoli non avesse spiegato il riferimento preciso che ha dato poi il titolo al volume avremmo sinceramente consigliato ad Andrea di cambiarlo in futuro con un più appropriato ‘Diario dello spaesamento’. Epperò pensando al passo avanti rispetto alle consapevolezze d’un Vasta d’alcuni anni fa. Dove più che dentro i luoghi, insomma lo spaesamento è messo al centro della normale accettazione, per ogni e praticamente tutte, le cose.

Quest’opera d’Andrea di Consoli, possiam sostenere, è pienamente Andrea Di Consoli.
E lo è da quando non lo condividiamo per il suo conservatorismo in politica, a quando siam costretti a emozionarci nelle sue idee su vita e letteratura. Per non parlare di tutto l’amore che gli riserviamo quando freme per le sue origini. Con la Basilicata. Oltre che per tutti i maestri che l’hanno formato.

In ultima, specifichiamo con il dovuto tatto – se è possibile – , dei passaggi profondamente e positivamente distruttivi (almeno dal nostro intimo punto di vista), sono affidati all’analisi spietata delle agitazioni private d’ognuno e ognuno. Ove, per dire, la depressione è fatta carne e sangue nel pieno dei loro poteri vitali.

Appena Di Consoli tornerà qui, ci troveremo prima durante e dopo la morte.

 

Nunzio Festa
Nunzio Festa

BREVE NOTA BIOGRAFICA

Nunzio Festa è nato a Matera, ha vissuto in Lucania, a Pomarico, poi in Lunigiana e Liguria, adesso vive in Romagna.

Giornalista, poeta, scrittore.

Collabora con LiguriaDay, L'Eco della Lunigiana, Città della Spezia, La Voce Apuana e d'altri spazi cartacei e telematici, tra i quali Books and other sorrows di Francesca Mazzucato, RadioA, RadioPoetanza e il Bollettino del Centro Lunigianese di Studi Danteschi; tra le altre cose, ha pubblicato articoli, poesie e racconti su diverse giornali, riviste e in varie antologie fra le quali: Focus-In, Liberazione, Mondo Basilicata, Civiltà Appennino, Liberalia, Il Quotidiano del Sud, Il Resto.

Per i Quaderni del Bardo ha pubblicato “Matera dei margini. Capitale Europea della Cultura 2019” e “Lucania senza santi. Poesia e narrativa dalla Basilicata”, oltre agli e-book su Scotellaro, Infantino e Mazzarone e sulle origini lucane di Lucio Antonio Vivaldi; più la raccolta poetica “Spariamo ai mandanti”, contenenti note di lettura d'Alessandra Peluso, Giovanna Giolla e Daìta Martinez e la raccolta poetica “Anatomia dello strazzo. D'inciampi e altri sospiri”, prefazione di Francesco Forlani, postfazione di Gisella Blanco e nota di Chiara Evangelista.

Ha dato alle stampe per Historica Edizioni “Matera. Vite scavate nella roccia” e “Matera Capitale. Vite scavate nella roccia”; come il saggio pubblicato prima per Malatempora e poi per Terra d'Ulivi “Basilicata. Lucania: terra dei boschi bruciati. Guida critica.”. Più i romanzi brevi, per esempio, “Farina di sole” (Senzapatria) e “Frutta, verdura e anime bollite” (Besa), con prefazione di Marino Magliani e “Il crepuscolo degli idioti (Besa).

Per le edizioni Il Foglio letterario, i racconti “Sempre dipingo e mi dipingo” e l'antologia poetica “Biamonti. La felicità dei margini. Dalla Lunigiana più grande del mondo”.

Per Arduino Sacco Editore “L'amore ai tempi dell'alta velocità”.

Per LietoColle, “Dieci brevissime apparizioni (brevi prose poetiche)”.

Tra le altre cose, la poesia per Altrimedia Edizioni del libro “Quello che non vedo” (con note critiche di Franco Arminio, Plinio Perilli, Francesco Forlani, Ivan Fedeli, Giuseppe Panella e Massimo Consoli) e il saggio breve “Dalla terra di Pomarico alla Rivoluzione. Vita di Niccola Fiorentino”.

Per Edizioni Efesto, “Chiarimenti della gioia”, libro di poesie con illustrazioni di Pietro Gurrado, note critiche di Gisella Blanco e Davide Pugnana.

Per WritersEditor, la biografia romanzata “Le strade della lingua. Vita e mente di Nunzio Gregorio Corso”.

Per le Edizioni Ensemble, il libro di poesie “L'impianto stellare dei paesi solari”, con prefazione di Gisella Blanco, postfazione di Davide Pugnana e fotografie di Maria Montano.

Per Bertoni Editore, il libro di poesie “Semplificazioni dai transiti sotto la coda di Trieste”.

Per Tarka Edizioni, il saggio narrativo “Ai piedi del mondo. Lunigiana e Basilicata sulle corde degli Appennini”.

Per BookTribu, il romanzo breve “Io devo andare, io devo restare”.

nunziofesta81@gmail.com.

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